Italia e Estero

Bologna per la pace primo gennaio con Zuppi, De Paz, Lafram e Lepore

AA

BOLOGNA, 29 DIC - Torna anche quest'anno la Marcia per la Pace del primo gennaio a Bologna, promossa dalla Rete Pace e Nonviolenza Emilia-Romagna insieme al Portico della Pace di Bologna, nell'ambito della 59esima Giornata mondiale della pace. L'appuntamento è fissato alle 14.30 in piazza VIII Agosto, con partenza del corteo e arrivo previsto in piazza del Nettuno. "Parteciperà come sempre tutta la città, tutte le anime e tutte le comunità, in nome della migliore tradizione di Bologna", spiega Alberto Zucchero, portavoce del Portico della Pace. "Avremo un primo momento in piazza VIII Agosto con un appello per la pace, il dialogo e la democrazia, seguito da un appello interreligioso con le comunità cattolica, ebraica e musulmana attorno a un testo condiviso. Poi ci sposteremo in piazza del Nettuno, dove ascolteremo voci impegnate nei contesti di guerra e nelle pratiche di nonviolenza". Tra gli interventi annunciati, quelli di Yassine Lafram, già presidente nazionale dell'Ucoii e membro della Global Sumud Flotilla, e del rabbino Jeremy Milgrom, attivista per i diritti umani residente a Tel Aviv, oltre alle testimonianze degli obiettori di coscienza e delle reti nonviolente attive sul territorio bolognese. In piazza sono attesi anche il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, il presidente della Comunità ebraica, Daniele De Paz, e il sindaco Matteo Lepore. "Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare - aggiunge l'assessore Daniele Ara - perché in un momento così difficile a livello internazionale è fondamentale che dalle città partano segnali di partecipazione e di attenzione. Bologna, insieme alle reti pacifiste, alle comunità religiose e civili, farà la propria parte per tenere alta la voce della pace". La marcia dell'1 gennaio si inserisce in un calendario regionale di iniziative coordinate dalla Rete Pace e Nonviolenza Emilia-Romagna, che richiama l'urgenza del disarmo, della nonviolenza e della costruzione di una cultura di pace come risposta ai conflitti in corso e alle crescenti tensioni internazionali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...