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Blocco tangenziale, 'agirono per l'ambiente, scopo superiore'

Corteo degli ambientalisti di Ultima Generazione al termine dell'udienza in Tribunale a Bologna per i tre attivisti arrestati lo scorso 2 novembre per aver bloccato la tangenziale. Scortata dai blindati della polizia, una cinquantina di manifestanti ha attraversato il centro (via Barberia, piazza Malpighi, Ugo Bassi) per poi raggiungere piazza Maggiore tra canti e slogan. "Noi non ci fermeremo, perché non possiamo aspettare, il cambiamento climatico del resto non si arresterà. Continueremo a lottare", hanno detto al microfono. Gli attivisti hanno lanciato un altro presidio per il 7 dicembre, quando è prevista la nuova udienza in Tribunale a Bologna per i tre ambientalisti, e un'altra iniziativa per il 16 dicembre a Roma "dove faremo sentire tutti la nostra voce a Giorgia Meloni e al suo Governo", hanno ribadito più volte. ANSA
Corteo degli ambientalisti di Ultima Generazione al termine dell'udienza in Tribunale a Bologna per i tre attivisti arrestati lo scorso 2 novembre per aver bloccato la tangenziale. Scortata dai blindati della polizia, una cinquantina di manifestanti ha attraversato il centro (via Barberia, piazza Malpighi, Ugo Bassi) per poi raggiungere piazza Maggiore tra canti e slogan. "Noi non ci fermeremo, perché non possiamo aspettare, il cambiamento climatico del resto non si arresterà. Continueremo a lottare", hanno detto al microfono. Gli attivisti hanno lanciato un altro presidio per il 7 dicembre, quando è prevista la nuova udienza in Tribunale a Bologna per i tre ambientalisti, e un'altra iniziativa per il 16 dicembre a Roma "dove faremo sentire tutti la nostra voce a Giorgia Meloni e al suo Governo", hanno ribadito più volte. ANSA
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BOLOGNA, 30 APR - I tre attivisti di Ultima generazione che il 2 novembre hanno bloccato la tangenziale di Bologna (per questo sono stati condannati a 6 mesi per violenza privata e interruzione di pubblico servizio) hanno "agito non certo per soddisfare un interesse personale ed egoistico, ma per uno scopo superiore, nobile e altruistico, ovvero la tutela dell'ambiente, messo a concreto e sempre più allarmante rischio di irreversibile compromissione per via del cambiamento climatico in atto". Così la giudice Simona Siena, motivando la concessione dell'attenuante dei motivi di particolare valore sociale per i tre imputati.

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