Italia e Estero

Basilica Aquileia si candida a ospitare tavolo Russia-Ucraina

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AQUILEIA, 12 GIU - La millenaria Basilica Patriarcale di Aquileia potrebbe diventare la sede dei prossimi negoziati di pace fra Kiev e Mosca. Lo ha annunciato oggi Paolo Petiziol, presidente dell'Associazione Mitteleuropa, intervenendo al 21/o Forum Internazionale dell'Euroregione Aquileiese. "Abbiamo il dovere di provarci - ha detto - questo santuario, crocevia di popoli e religioni, non appartiene né all'Oriente né all'Occidente ed è dunque terreno neutrale per discutere cessate il fuoco e pace". Petiziol consegnerà a breve la proposta di Aquileia alle cancellerie di Kiev e Mosca. Contando sul mezzo secolo di relazioni intessute dall'associazione, Petiziol si è impegnato a presentare la candidatura alle autorità politiche, diplomatiche e religiose, contando sul sostegno della Regione. Il Forum, articolato nei panel Guerra e Pace ed Europa senza Europa, ha fotografato la crisi dell'Europa occidentale. Il reporter di guerra Fausto Biloslavo ha ricordato che "la pace giusta non esiste", ma un congelamento delle linee eviterebbe un quarto anno di conflitto. Sul nodo del riarmo, l'analista Gianandrea Gaiani lo ha definito "insostenibile" per industrie e bilanci europei, mentre l'ex segretario generale dell'Osce Lamberto Zannier ha avvertito che senza "una strategia politica comune qualunque percorso di difesa resterebbe sterile". Per lo storico Georg Meyr l'Europa "esiste solo sul piano geografico", e lo psichiatra Adriano Segatori ha individuato in identità, cultura e politica i tre pilastri da ricostruire. Saranno presenti al forum diversi diplomatici, fra cui Miloš Prica (Bosnia Erzegovina), Philippe Voiry (Francia) e Aldo Amati, oltre a rappresentanti istituzionali e accademici come il rettore di Udine Roberto Pinton, il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti e in video collegamento, l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli. "Perché non tentare? - ha concluso Petiziol - se la proposta verrà accolta, la città antica potrebbe tornare a essere ponte fra popoli, trasformando il suo pavimento musivo in simbolo di tregua e riconciliazione".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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