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Autorità nigeriana fa causa alla Shell, chiede 12 miliardi

epa05203260 A general view of the Ogale community with a sign warning of contaminated land and an oil flare in the distance in the oil rich Niger Delta, Nigeria, 09 March 2016. Oil company Shell is being sued in London for the second time in five years over spills in the Niger Delta. The Ogale community of around 40,000 people in Rivers State in the Niger Delta are predominantly farmers or fishermen and are some of the claimants wanting Shell to clean up their land. Their case is being handled by law firm Leigh Day. Spills since 1989 have meant they don't have clean drinking water, farmland or rivers according to their claim. A November 2015 report by Amnesty International indicates four spill sites Shell said it planned cleaning up are still contaminated. EPA/TIFE OWOLABI
epa05203260 A general view of the Ogale community with a sign warning of contaminated land and an oil flare in the distance in the oil rich Niger Delta, Nigeria, 09 March 2016. Oil company Shell is being sued in London for the second time in five years over spills in the Niger Delta. The Ogale community of around 40,000 people in Rivers State in the Niger Delta are predominantly farmers or fishermen and are some of the claimants wanting Shell to clean up their land. Their case is being handled by law firm Leigh Day. Spills since 1989 have meant they don't have clean drinking water, farmland or rivers according to their claim. A November 2015 report by Amnesty International indicates four spill sites Shell said it planned cleaning up are still contaminated. EPA/TIFE OWOLABI
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LAGOS, 20 GIU - Un influente capo tradizionale del Delta del Niger, in Nigeria, zona ricca di petrolio, ha chiesto alla Shell di pagare 12 miliardi di dollari per far fronte all'inquinamento ambientale provocato al territorio, prima che lasci la regione. Bubaraye Dakolo, del Regno di Ekpetiama, è comparso davanti a un'alta corte federale nella città meridionale di Yenagoa, chiedendo risarcimenti per la bonifica dopo decenni di danni ambientali causati dalla Shell, secondo una dichiarazione di una coalizione di gruppi della società civile. Le comunità di agricoltori e pescatori del Delta del Niger, cuore della produzione di greggio nigeriana, hanno combattuto anni di battaglie legali per i danni causati dalle fuoriuscite di petrolio nella zona. Il gigante energetico britannico Shell è una delle aziende accusate da decenni di aver causato un grave degrado ambientale nella regione meridionale nigeriana, ricca di petrolio e gas. La causa legale del monarca è stata motivata dal recente disinvestimento di 2,4 miliardi di dollari da parte di Shell in attività nigeriane, con il passaggio alle operazioni offshore. Secondo Dakolo, le attività della Shell hanno portato a massicce fuoriuscite di petrolio, al flaring di gas e alla distruzione di attività di pesca e agricoltura, rendendo al contempo tossici fiumi, foreste e terreni agricoli. Il caso è stato rinviato al 22 luglio. Oltre alla Shell, la causa ha citato come imputati i ministri nigeriani del petrolio e della giustizia e un'agenzia nigeriana di regolamentazione del settore petrolifero.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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