Attentato in Mozambico, salva la suora bresciana Eleonora Reboldi

Soltanto poche settimane fa era felice a casa con parenti e amici, non tornava a Travagliato da anni. Perché da decenni la casa di suor Eleonora Reboldi è in Africa, in terra di missione accanto agli ultimi, ai dimenticati. E nella sua missione in Mozambico era al lavoro come sempre quando l’altra sera si è scatenato l’inferno.

All’improvviso l’assalto che è costato la vita a suor Maria De Coppi, gli spari, il sangue, il caos totale. Suora Eleonora Rinaldi fortunatamente è riuscita a fuggire, «è scappata di corsa nella foresta con alcune ragazze, ora è al sicuro in una casa dei comboniani e sta bene» ci racconta don Giovanni Palamini, vicario episcopale per la vita consacrata, ma soprattutto amico di suor Eleonora, che conosce da quando era curato proprio a Travagliato.

«A quel tempo, erano gli anni Ottanta - prosegue - lei era una giovane impegnata in oratorio con gli scout, ho assistito, e accompagnato, la sua vocazione. È una persona straordinaria, siamo in grande apprensione, i contatti non sono facili, ma suor Eleonora è stata contatta e ha rassicurato tutti».

Classe 1961, ha preso i primi voti nel 1994 ed è missionaria comboniana dal 1997, appunto in Mozambico nella cittadina di Chipene. Don Giovanni è in contatto con suor Enza Carini, la segretaria generale delle Suore missionarie comboniane, nella comunicazione ricevuta ieri si sottolineava che non era ancora stato possibile recarsi alla missione per avere un quadro più preciso, l’unica certezza (oltre ovviamente alla tragedia della morte di suor Maria De Coppi) era appunto che suor Reboldi sta bene.

Nonostante questo, ovviamente, don Giovanni, parenti e amici stanno vivendo ore di grande preoccupazione. Solo ascoltare la sua voce potrà rasserenare gli animi dei tantissimi che le vogliono bene.