Italia e Estero

Attacco ucraino a oleodotto russo, interrotte forniture

epaselect epa11824363 Storage tanks and pipelines at the Central oil tank farm operated by Mero CR near Nelahozeves, Czech Republic, 14 January 2025. Mero CR, who owns and operates the Czech part of the Druzhba pipeline and the IKL pipeline, has completed technical work allowing the Czech Republic to switch to oil supply via the TAL and IKL pipelines. In 2025, the Czech Republic's EU exemption on oil imports from Russia, which is part of sanctions imposed on Russia by the EU over the invasion of Ukraine, will expire. The Czech Republic is now technically ready to switch to full Western oil supply and for a potential Russian oil outage, the Czech government confirmed on 14 January 2025, adding that Czechia will no longer be dependent on Russian oil from the Druzhba pipeline by the middle of this year. EPA/MARTIN DIVISEK
epaselect epa11824363 Storage tanks and pipelines at the Central oil tank farm operated by Mero CR near Nelahozeves, Czech Republic, 14 January 2025. Mero CR, who owns and operates the Czech part of the Druzhba pipeline and the IKL pipeline, has completed technical work allowing the Czech Republic to switch to oil supply via the TAL and IKL pipelines. In 2025, the Czech Republic's EU exemption on oil imports from Russia, which is part of sanctions imposed on Russia by the EU over the invasion of Ukraine, will expire. The Czech Republic is now technically ready to switch to full Western oil supply and for a potential Russian oil outage, the Czech government confirmed on 14 January 2025, adding that Czechia will no longer be dependent on Russian oil from the Druzhba pipeline by the middle of this year. EPA/MARTIN DIVISEK
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ROMA, 18 AGO - Un attacco ucraino, confermato da Kiev, a una stazione di pompaggio nella regione russa di Tambov ha causato l'interruzione del trasporto di petrolio attraverso l'oleodotto Druzhba, comprese le forniture all'Ungheria e alla Slovacchia. Lo riportano le agenzie russe e la slovacca Tasr. La notizia è stata inizialmente riportata dal ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, che ha definito l'attacco "inaccettabile e oltraggioso" affermando che la sicurezza energetica dell'Ungheria era stata presa di mira. Successivamente la compagnia petrolifera slovacca Transpetrol, ha confermato la circostanza. In risposta, il viceministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiha ha chiesto a Szijjarto di indirizzare le lamentele su tali questioni ai "suoi amici" in Russia, che hanno invaso l'Ucraina più di tre anni fa, e non a Kiev. "L'Ucraina attacca questo oleodotto e, a causa di questi attacchi ucraini, le forniture di petrolio all'Ungheria vengono ripetutamente interrotte", ha affermato Szijjarto citato dalla Pravda. "Il ministro ungherese non ha chiarito l'ora e il luogo dell'attacco. Ha affermato di aver parlato con il viceministro russo dell'Energia Pavel Sorokin, il quale gli ha riferito che degli specialisti stavano lavorando per riparare la sottostazione, ma ha aggiunto che non era ancora chiaro quando l'alimentazione elettrica sarebbe stata ripristinata". L'impianto, spiega lo stato maggiore ucraino, contribuisce all'approvvigionamento delle forze di occupazione russe in Ucraina. Secondo quanto riferito, l'attacco ha innescato un incendio nel sito, portando alla completa sospensione delle forniture di petrolio attraverso l'oleodotto Druzhba. La ministra dell'Economia slovacca Denisa Sakova ha confermato che il suo ministero ha registrato una sospensione delle forniture di petrolio russo attraverso l'oleodotto Druzhba ma di ritenere che la sicurezza dell'approvvigionamento per la Slovacchia e la regione in generale non è a rischio.

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