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Arrestato per proselitismo Isis, condannato a 5 anni e mezzo

Giustizia: un dettaglio del tribunale di Monza. Foto Ansa/Roberto Ritondale
Giustizia: un dettaglio del tribunale di Monza. Foto Ansa/Roberto Ritondale
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MILANO, 29 NOV - E' stato condannato a 5 anni e sei mesi di carcere, senza il riconoscimento delle attenuanti generiche, Mohamed Nosair, 50 anni, egiziano e con permesso di soggiorno, imputato con rito immediato a Monza in quanto, con un complice, avrebbe portato avanti su gruppi online "una consapevole e deliberata attività di proselitismo via social a favore dell'Isis", oltre che finanziamenti per donne e vedove di combattenti jihadisti. A deciderlo è stata la Corte d'Assise, accogliendo in pratica la ricostruzione del pm di Milano Alessandro Gobbis che aveva chiesto però due anni in più di reclusione. Il pubblico ministero è il titolare dell'indagine che il 17 ottobre dell'anno scorso aveva portato ad arrestare l'uomo, residente a Sesto San Giovanni (elemento per cui è stata stralciata la posizione e dichiarata la competenza dei giudici monzesi). Assieme a lui era finito in carcere Alaa Refaei, 45 anni, connazionale con cittadinanza italiana, condannato un paio di settimane fa in abbreviato dal gup milanese Tiziana Landoni a 5 anni. Come si legge nel capo di imputazione, i due, accusati di terrorismo internazionale, avrebbero mostrato "aperto sostegno all'Isis, veicolato dalla detenzione e dalla condivisione del materiale propagandistico". Entrambi, invece, si sono sempre difesi sostenendo di avere avuto solo "simpatie" per l'Isis, quando combatteva contro Assad in Siria e in Iraq e che mai sarebbero passati all'azione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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