Italia e Estero

Arrestati in Francia sette ex terroristi rossi: le reazioni

Erano ricercati da anni. Draghi: «Hanno lasciato una ferita ancora aperta. La memoria degli atti barbarici è viva nella coscienza degli italiani»
  • Il volantino delle Brigate Rosse e il monumento di via Fani a Roma imbrattato
    Il volantino delle Brigate Rosse e il monumento di via Fani a Roma imbrattato
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Sette ex appartenenti alle Br sono stati arrestati a Parigi dalla polizia. Erano ricercati in Italia da anni.

Gli ex terroristi italiani arrestati nell'ambito dell'operazione «Ombre rosse», sono Giovanni Alimonti, ex Br, che deve scontare una pena di 11 anni, 6 mesi e 9 giorni; Enzo Calvitti, ex Brigate Rosse, condannato a 18 anni, 7 mesi e 25 giorni; Roberta Cappelli, ex Brigate Rosse, condannata all'ergastolo; Marina Petrella, ex Br, condannata all'ergasotolo; Giorgio Pietrostefani, di Lotta Continua, che deve scontare 14 anni, 2 mesi e 11 giorni; Sergio Tornaghi, ex Brigate Rosse,condannato all'ergastolo; Narciso Manenti, ex Nuclei Armati Contropotere Territoriale, condannato all'ergastolo. Altri tre brigatisti sono in fuga e attualmente ricercati. Si tratta di  Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura.

«Il governo - afferma il premier Mario Draghi - esprime soddisfazione per la decisione della Francia di avviare le procedure giudiziarie, richieste da parte italiana, nei confronti dei responsabili di gravissimi crimini di terrorismo, che hanno lasciato una ferita ancora aperta. La memoria di quegli atti barbarici è viva nella coscienza degli italiani. A nome mio e del governo, rinnovo la partecipazione al dolore dei familiari nel ricordo commosso del sacrificio delle vittime».

«Questi ex brigatisti erano stati accusati e condannati in Italia per atti di terrorismo connessi a fatti di sangue tra gli anni '70 e '80 - scrive su facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio - Massimo impegno per contrastare criminalità e terrorismo. Non si può fuggire dalle proprie responsabilità, dal dolore causato, dal male generato. Grazie al Ministero della Giustizia, che negli ultimi anni ha agito con incisività, al servizio di cooperazione internazionale della Criminalpol e all'Antiterrorismo della Polizia di Stato italiana che hanno lavorato notte e giorno per concretizzare questa operazione di antiterrorismo».

«Sono fiero di partecipare a questa decisione che, lo spero, permetterà all'Italia dopo 40 anni di voltare una pagina della sua storia macchiata di sangue e lacrime». Lo ha detto il ministro francese della Giustizia, Eric Dupont-Moretti, commentando l'arresto degli ex terroristi rossi in Francia al termine del consiglio dei ministri a Parigi.

«Benché tardiva la notizia dell'arresto in Francia di protagonisti della stagione del terrorismo comunista italiano rappresenta un atto di giustizia. Ci sono persone che hanno approfittato di ingiuste e immeritate protezioni grazie alle quali si sono sottratte alle loro responsabilità. La pagina degli anni di piombo non si può chiudere con la impunità di chi ha seminato morte. Gli assassini del commissario Calabresi e i protagonisti di tante altre vicende che costellarono la storia prima di Lotta Continua e poi delle Brigate Rosse vanno puniti. Da certe colpe non si può mai essere esentati. La Francia nel passato ha sbagliato con la sua tolleranza nei confronti di tanti protagonisti del terrorismo italiano. Oggi con un atto chiaro ed esemplare pone fine ad un regime di impunità. Salutiamo quindi con soddisfazione un evento che deve mettere queste persone di fronte alle loro responsabilità. Non si tratta soltanto di retaggi storici da consegnare al dibattito. Si tratta di responsabilità personali che vanno punite all'interno di una galera». Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri, membro del Consiglio di Presidenza di Forza Italia.

 

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