Argentina: nuova sospensione del dibattito su legge Omnibus
BUENOS AIRES, 02 FEB - La Camera dei deputati argentina ha approvato la notte scorsa una nuova sospensione nel dibattito sulla legge Omnibus, provvedimento di politica economica e sociale considerato strategico dal governo del presidente ultraliberale Javier Milei. I lavori della seconda giornata di discussioni si sono prolungati ieri per circa 12 ore, in un clima di forte tensione per l'energico intervento a Buenos Aires delle forze dell'ordine, che hanno usato lacrimogeni, idranti e armi con proiettili di gomma, sulla piazza antistante all'edificio del Parlamento dove erano riuniti militanti di gruppi di sinistra e di movimenti sociali. Alle 12:30 locali, e quando ancora dovevano prendere la parola 14 oratori, il presidente della Camera, Martin Menem, ha proposto la sospensione del dibattito fino alle 10:00 (le 14:00 italiane), quando si concluderanno gli interventi e si potrà passare al voto della legge Omnibus, per procedere successivamente all'esame articolo per articolo. Fonti vicine al governo ritengono che, dopo l'ennesima riforma del provvedimento - con l'inclusione di varie richieste dell'opposizione moderata, soprattutto per la riduzione delle imprese da privatizzare - la maggioranza per approvare la legge dovrebbe essere assicurata con i voti del partito governativo La Libertad Avanza, quelli del PRO dell'ex presidente Mauricio Macri, dei radicali (Ucr), di Hacemos Coalición Federal, e di altri gruppi minori.
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