Italia e Estero

Argentina: nuova sospensione del dibattito su legge Omnibus

epa11119221 Police guard the vicinity of the National Congress where demonstrators are protesting against the 'omnibus law' project in Buenos Aires, Argentina, 02 February 2024. The complex 'omnibus law' project promoted by the president of Argentina, Javier Milei, navigates in definition in its second day of challenging debate in the Chamber of Deputies, during negotiations between the ruling party and its allies and protests against the initiative and incidents at the doors of Congress.  EPA/LUCIANO GONZALEZ
epa11119221 Police guard the vicinity of the National Congress where demonstrators are protesting against the 'omnibus law' project in Buenos Aires, Argentina, 02 February 2024. The complex 'omnibus law' project promoted by the president of Argentina, Javier Milei, navigates in definition in its second day of challenging debate in the Chamber of Deputies, during negotiations between the ruling party and its allies and protests against the initiative and incidents at the doors of Congress. EPA/LUCIANO GONZALEZ
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BUENOS AIRES, 02 FEB - La Camera dei deputati argentina ha approvato la notte scorsa una nuova sospensione nel dibattito sulla legge Omnibus, provvedimento di politica economica e sociale considerato strategico dal governo del presidente ultraliberale Javier Milei. I lavori della seconda giornata di discussioni si sono prolungati ieri per circa 12 ore, in un clima di forte tensione per l'energico intervento a Buenos Aires delle forze dell'ordine, che hanno usato lacrimogeni, idranti e armi con proiettili di gomma, sulla piazza antistante all'edificio del Parlamento dove erano riuniti militanti di gruppi di sinistra e di movimenti sociali. Alle 12:30 locali, e quando ancora dovevano prendere la parola 14 oratori, il presidente della Camera, Martin Menem, ha proposto la sospensione del dibattito fino alle 10:00 (le 14:00 italiane), quando si concluderanno gli interventi e si potrà passare al voto della legge Omnibus, per procedere successivamente all'esame articolo per articolo. Fonti vicine al governo ritengono che, dopo l'ennesima riforma del provvedimento - con l'inclusione di varie richieste dell'opposizione moderata, soprattutto per la riduzione delle imprese da privatizzare - la maggioranza per approvare la legge dovrebbe essere assicurata con i voti del partito governativo La Libertad Avanza, quelli del PRO dell'ex presidente Mauricio Macri, dei radicali (Ucr), di Hacemos Coalición Federal, e di altri gruppi minori.

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