Italia e Estero

Argentina, cittadini in piazza a sostegno di Cristina Kirchner

epa12179813 Photograph of posters in front of the house of former Argentinean President Cristina Fernandez de Kirchner, in Buenos Aires, Argentina, 16 June 2025. Fernandez's home is surrounded by dozens of supporters, as she is set to hand herself over to the courts on 18 June to begin serving a six-year prison sentence for irregularities in the concession of road works. EPA/PABLO BARRERA
epa12179813 Photograph of posters in front of the house of former Argentinean President Cristina Fernandez de Kirchner, in Buenos Aires, Argentina, 16 June 2025. Fernandez's home is surrounded by dozens of supporters, as she is set to hand herself over to the courts on 18 June to begin serving a six-year prison sentence for irregularities in the concession of road works. EPA/PABLO BARRERA
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BUENOS AIRES, 18 GIU - Movimenti politici e cittadini argentini si sono dati appuntamento oggi a Buenos Aires per manifestare solidarietà all'ex presidente peronista Cristina Fernández de Kirchner, dopo la conferma della condanna a sei anni di carcere per corruzione. Fin dalle prime ore del mattino, gruppi di manifestanti si sono radunati all'incrocio tra via San Juan e via 9 de Julio, da dove partirà la marcia verso Plaza de Mayo, epicentro della protesta convocata per le 14. Altri sostenitori sono riuniti davanti all'abitazione di Kirchner in via San José dove - come richiesto dai suoi legali - l'ex leader sconta la pena ai domiciliari, con l'obbligo di indossare un braccialetto elettronico.

 La mobilitazione, sostenuta da Partito Justicialista, sindacati e movimenti sociali, si svolge sotto lo slogan "Cristina Libera" e denuncia una presunta "proscrizione politica" contro l'ex capo dello stato. Tra i promotori dell'evento, Juan Grabois ha lanciato un appello sui social ad aprire una "nuova fase della resistenza" contro "il regime illegittimo di Javier Milei" e per il "ripristino" della Costituzione. Per motivi di sicurezza, la polizia ha attivato controlli lungo l'autostrada Riccheri, fermando i pullman diretti al centro città e sequestrando bandiere ed oggetti considerati pericolosi. Lo ha confermato ai media locali il capo di Gabinetto Guillermo Francos, parlando di misure preventive contro eventuali disordini. La protesta arriva pochi giorni dopo la decisione della Corte Suprema che, lo scorso 10 giugno, ha confermato la condanna di Kirchner per il caso Vialidad: un presunto schema di corruzione legato all'assegnazione truccata di appalti stradali in Patagonia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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