Italia e Estero

Appello 80 rabbini, 'Israele denunci carestia e fermi i coloni'

epa12304532 Smoke rises from burning vehicles as Israeli settlers attack the village of Der Abu Falah, east of Ramallah, 16 August 2025. According to the Palestinian Health Ministry, at least four Palestinians were wounded in the incident. EPA/ALAA BADARNEH
epa12304532 Smoke rises from burning vehicles as Israeli settlers attack the village of Der Abu Falah, east of Ramallah, 16 August 2025. According to the Palestinian Health Ministry, at least four Palestinians were wounded in the incident. EPA/ALAA BADARNEH
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CITTÀ DEL VATICANO, 20 AGO - Sta ricevendo sempre più adesioni di ora in ora la lettera-appello di 80 "moderni rabbini ortodossi internazionali", intitolata 'Un appello alla chiarezza morale, alla responsabilità e a una risposta ebraico-ortodossa di fronte alla crisi umanitaria di Gaza', firmata tra gli altri dal rabbino David Rosen, per oltre 30 anni direttore internazionale degli affari religiosi dell'American Jewish comittee, ex rabbino capo di Irlanda e con solidi rapporti di dialogo con il Vaticano. Una copia della lettera è stata inviata da Rosen anche in Vaticano, all'ufficio competente per il dialogo con l'ebraismo. "La dichiarazione - si legge in una nota sul sito dello stesso Rosen - esorta lo Stato di Israele ad affrontare la diffusa carestia a Gaza e a denunciare la violenza estremista dei coloni". L'iniziativa è stata guidata dal rabbino Yosef Blau, ex presidente dei Religious Zionists of America e da lungo tempo consigliere spirituale (mashgiach ruchani) presso il Seminario Teologico Rabbi Isaac Elchanan (Riets) della Yeshiva University. Spiegando le sue motivazioni, il rabbino Blau ha affermato: "Il mio sostegno a Israele e al sionismo deriva dal mio impegno per l'ebraismo. Una lealtà acritica è in contraddizione con l'introspezione fondamentale dell'ebraismo. Quando la religione viene usata per giustificare l'adorazione del potere, distorce la moralità di base". I firmatari sottolineano tuttavia il loro profondo legame con Israele, descrivendo gli ebrei ortodossi come "tra i più devoti sostenitori di Israele". "I peccati e i crimini di Hamas - si legge in un altro passaggio della lettera apparsa anche sulla Jewish Telegraphic agency - non esonerano il governo di Israele dal suo obbligo di compiere tutti gli sforzi necessari per impedire la carestia di massa", scrivono i rabbini. Tra gli altri fimatari, il rabbino Pinchas Giller i rabbini capo di Polonia, Danimarca e Norvegia, unitamente a rabbini anziani di importanti congregazioni ortodosse di Los Angeles e Washington.

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