Anche 'spionaggio' su Alex Britti in chiusura inchiesta Equalize

MILANO, 30 LUG - C'è anche un presunto "accesso abusivo", nel gennaio 2023, nella banca dati Sdi delle forze dell'ordine, per raccogliere illecitamente informazioni sul cantante Alex Britti, negli oltre 200 capi di imputazione dell'avviso di conclusione delle indagini della Dda di Milano e della Dna sul caso Equalize. In questa imputazione, come era già emerso, è indagato anche Fulvio Pravadelli (ma non con chiusura indagini a suo carico), ex Publitalia e dg della Veneranda Fabbrica del Duomo. Sarebbe stato lui, per i pm, il "committente" del presunto spionaggio e, come era già scritto negli atti della maxi indagine, avrebbe chiesto "di acquisire informazioni pregiudizievoli sul conto del noto cantautore", che si stava separando da sua figlia. "Una vicenda, pedinamento compreso, che mi ha molto preoccupato", aveva detto, in sostanza, il musicista, sentito come teste e persona offesa dagli inquirenti. Ad entrare nella banca dati sarebbe stato, si legge sempre nell'imputazione, un ispettore di polizia in servizio negli uffici dell'aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). Ancora aperta, invece, come diverse altre, la tranche di inchiesta che vede indagato Giacomo Tortu, fratello del velocista Filippo (non indagato), per concorso in intercettazioni abusive per un presunto spionaggio ai danni di Marcell Jacobs, due ori olimpici a Tokyo 2020. Lo stesso Jacobs è stato sentito come teste-parte offesa dai pm. Decine le persone indagate che non fanno parte di questa chiusura indagini e centinaia gli obiettivi dei presunti dossieraggi che erano già venuti fuori da fine ottobre, con gli arresti, in avanti, col deposito degli atti.
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