Italia e Estero

Anbi, Nord ricco d'acqua e Centrosud siccitoso

La piena del Bacchiglione fa trattenere il fiato a Vicenza, ma dal primo pomeriggio il livello del fiume sta lentamente calando, dopo aver raggiunto la quota massima di 5,05 metri al Ponte degli Angeli, in centro storico. I bacini di laminazione nel territorio della provincia sono in funzione. Il calo del Bacchiglione, informa il Comune di Vicenza, è l'effetto dell'apertura del bacino di Caldogno, e dell'attenuazione delle piogge in quota. Al momento il passaggio della piena non ha comportato problemi al centro storico. Cresce ancora, invece, ma lentamente, l'altro fiume di Vicenza, il Retrone, 21 maggio 2024. NPK ANSA / Comune di Vicenza +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
La piena del Bacchiglione fa trattenere il fiato a Vicenza, ma dal primo pomeriggio il livello del fiume sta lentamente calando, dopo aver raggiunto la quota massima di 5,05 metri al Ponte degli Angeli, in centro storico. I bacini di laminazione nel territorio della provincia sono in funzione. Il calo del Bacchiglione, informa il Comune di Vicenza, è l'effetto dell'apertura del bacino di Caldogno, e dell'attenuazione delle piogge in quota. Al momento il passaggio della piena non ha comportato problemi al centro storico. Cresce ancora, invece, ma lentamente, l'altro fiume di Vicenza, il Retrone, 21 maggio 2024. NPK ANSA / Comune di Vicenza +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
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ROMA, 06 GIU - Nord Italia ricco d'acqua come ai Tropici e Centrosud siccitoso come i deserti. A segnalarlo è il report settimanale dell'Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche. In Piemonte il mese di maggio ha visto cadere l'88% di pioggia in più rispetto alla media e le temperature sono state inferiori alla norma. Al Nord, le portate dei fiumi ed i volumi invasati nei bacini superano perlopiù i valori medi del periodo.Le riserve idriche sono in genere sopra la norma. I grandi laghi del Nord Italia sono vicini od oltre il massimo riempimento. Il fiume Po continua ad avere portate nettamente superiori alla media. Scendendo verso Sud, la situazione idrica si complica: nelle Marche, complice una primavera avara di piogge ed il mancato innevamento dell'Appennino, i fiumi stanno subendo da diverse settimane una lenta e progressiva contrazione. In Umbria, il Tevere ha una portata dimezzata rispetto alla media. Non accenna a diminuire la lunga stagione siccitosa dell'Abruzzo, dove i fiumi stanno soffrendo. Il Mezzogiorno sta affrontando una delle annate più secche del recente passato e le prospettive per i prossimi mesi, a causa delle temperature marine mai così calde come quest'anno, non sono affatto rosee, con la piaga di devastanti incendi boschivi e riserve idriche stoccate insufficienti. Bassi i livelli dei fiumi in Campania, in Basilicata il totale della riserva idrica disponibile si attesta al 42% della capacità d'invaso. Analoga è la vicenda della Puglia, dove i bacini contengono ora il 53% del potenziale. In Calabria, trend decrescente per le portate dei fiumi. In Sicilia, ad inizio di maggio, la disponibilità idrica nei bacini era scesa a 300,18 milioni di metri cubi, vale a dire il 30% della capacità complessiva. Si tratta del risultato peggiore almeno dagli ultimi 15 anni. In Sardegna, la situazione degli invasi resta difficile. Anche qui, come in Sicilia, si tratta del dato più basso da almeno 15 anni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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