Italia e Estero

Ambientalista Watson, 'se mi mandano in Giappone, non torno'

epa11546478 An inflatable whale with banners and photos is placed by activists during a protest organized by Alternative green political party in support for environmental activist Paul Watson at Christiansborg Slotsplads in Copenhagen, Denmark, 12 August 2024. Captain Paul Watson was arrested by Danish police on 21 July 2024 in Greenland, while he was making a stopover with his boat to refuel. Watson and his crew were heading to the North Pacific to stop the Japanese ship 'Kangei Maru' from killing whales. He is now in detention and risks being extradited to Japan, since it had issued in 2012 an arrest warrant against him for 'conspiracy to board'. EPA/EMIL HELMS DENMARK OUT
epa11546478 An inflatable whale with banners and photos is placed by activists during a protest organized by Alternative green political party in support for environmental activist Paul Watson at Christiansborg Slotsplads in Copenhagen, Denmark, 12 August 2024. Captain Paul Watson was arrested by Danish police on 21 July 2024 in Greenland, while he was making a stopover with his boat to refuel. Watson and his crew were heading to the North Pacific to stop the Japanese ship 'Kangei Maru' from killing whales. He is now in detention and risks being extradited to Japan, since it had issued in 2012 an arrest warrant against him for 'conspiracy to board'. EPA/EMIL HELMS DENMARK OUT
AA

ROMA, 01 DIC - "So che se mi mandano in Giappone, non tornerò a casa": ne è convinto Paul Watson, il noto ambientalista e fondatore di Sea Shepherd, da tempo impegnato contro la caccia alle balene, che dallo scorso luglio si trova in un carcere della Groenlandia dopo essere stato arrestato sulla base di un mandato internazionale emesso da Tokyo. Intervistato dal Guardian, l'attivista canadese con cittadinanza statunitense Watson - che domani compie 74 anni - cerca di mantenere la calma: "Non puoi essere frustrato per qualcosa che non puoi controllare", dice. "Sa, qual è il punto? E non sono mai stato arrabbiato per nulla. Che senso ha arrabbiarsi?", chiede al suo interlocutore. E domani si aspetta di "festeggiare" il suo compleanno con un'altra proroga - per almeno un altro mese - della sua detenzione nel carcere Anstalten di Nuuk, mentre il ministero della Giustizia di Copenaghen continua a valutare la richiesta giapponese di estradizione per accuse che potrebbero costargli fino a 15 anni di prigione. Il 21 luglio Watson era in viaggio con un equipaggio di 32 persone per mettere in pratica la sua politica decennale di "aggressione non violenta", intercettando una nuova "nave madre" baleniera giapponese, la Kangei Maru da 7,5 miliardi di yen (circa 44,8 milioni di euro). Ma poco dopo aver attraccato la sua imbarcazione nel porto di Nuuk, ricorda, "è arrivata una bella macchina della polizia" e sono saliti a bordo 12 agenti armati. "Ero seduto sulla sedia del capitano in quel momento, e uno di loro si è avvicinato, mi ha afferrato per la maglietta, mi ha tirato giù dalla sedia, mi ha fatto girare e mi ha ammanettato", prosegue. "E io ho detto: 'A cosa serve questo?' E loro hanno detto: 'Lo scoprirai' e mi hanno portato giù alla stazione di polizia. Non era un gruppo molto amichevole".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti