Italia e Estero

Amamenti in porto Genova, Usb e Calp bloccano varco Etiopia

Un momento del blocco del varco portuale di s.Benigno nel porto di Genova, da parte dei portuali e associazioni contro la guerra in Palestina e il traffico di armi nel porto. Genova, 10 novembre 2023. ANSA/LUCA ZENNARO
Un momento del blocco del varco portuale di s.Benigno nel porto di Genova, da parte dei portuali e associazioni contro la guerra in Palestina e il traffico di armi nel porto. Genova, 10 novembre 2023. ANSA/LUCA ZENNARO
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GENOVA, 08 AGO - Nuova protesta questa mattina del sindacato Usb e dei portuali del Calp contro la presenza e il passaggio di armi nel porto di Genova con il blocco del varco Etiopia e del varco Ponente e conseguenti disagi al traffico di mezzi pesanti diretti allo scalo genovese. La protesta nasce dalla scoperta, immortalata da alcune foto scattate dai portuali, di mezzi militari americani e diversi container carichi di materiali esplosivi a bordo della Bahri Yambu attraccata al terminal Gmt. "Ieri pomeriggio abbiamo presentato immediatamente un esposto - spiega José Nivoi di Usb - a tutte le autorità competenti affinché verificassero la regolarità della documentazione e il rispetto della normativa. Ci è stato detto che le armi non sono destinate a Israele e i documenti sono regolari ma aspettiamo di vedere la documentazione vista soprattutto la storica alleanza tra Usa e Israele". Secondo quanto appreso a una ristretta delegazione di sindacalisti dovrebbe essere consentito di accedere alla documentazione di imbarco per verificarne la regolarità e la destinazione d'uso. Rispetto al cannone che deve essere imbarcato dal porto di Genova e destinato a una nave della Fincantieri nel porto di Abu Dhabi ieri pomeriggio il sindacato Usb, che era stato rassicurato in un incontro con l'autorità di sistema portuale, ha comunque deciso di indire uno sciopero: "abbiamo indetto uno sciopero per tutelare il singolo lavoratore che decida di astenersi dalla specifica mansione di caricare quell'arma. E rispetto alle rassicurazioni, precisiamo che se ci hanno tranquillizzato su un fatto specifico, per noi il porto di Genova non deve diventare un hub logistico del settore militare ma un hub per il turismo e il commercio. Sul settore armi non ci stiamo".

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