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Altolà Garante a Gedi su vendita dati personali a OpenAi

epa10511141 An illustration picture shows the introduction page of ChatGPT, an interactive AI chatbot model trained and developed by OpenAI, on its website in Beijing, China, 09 March 2023. According to the White Paper on the Development of Artificial Intelligence Industry released by Beijing economy and information technology bureau on 13 February 2023, the capital city will support leading enterprises in developing artificial intelligence (AI) models that can challenge ChatGPT. EPA/WU HAO
epa10511141 An illustration picture shows the introduction page of ChatGPT, an interactive AI chatbot model trained and developed by OpenAI, on its website in Beijing, China, 09 March 2023. According to the White Paper on the Development of Artificial Intelligence Industry released by Beijing economy and information technology bureau on 13 February 2023, the capital city will support leading enterprises in developing artificial intelligence (AI) models that can challenge ChatGPT. EPA/WU HAO
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ROMA, 29 NOV - Gli archivi digitali dei giornali conservano le storie di milioni di persone, con informazioni, dettagli, dati personali anche estremamente delicati che non possono essere licenziati in uso a terzi per addestrare l'intelligenza artificiale, senza le dovute cautele. Se il Gruppo Gedi, in base all'accordo firmato a settembre con OpenAI, comunicasse a quest'ultima i dati personali contenuti nel proprio archivio, potrebbe violare le disposizioni del Regolamento Ue, con tutte le conseguenze anche di carattere sanzionatorio previste. È l'avvertimento formale che il Garante Privacy - spiega una nota - ha inviato a Gedi e a tutte le società (Gedi News Network Spa, Gedi Periodi e Servizi Spa, Gedi Digital Srl, Monet Srl e Alfemminile Srl) che sono parte dell'accordo di comunicazione dei contenuti editoriali stipulato con OpenAI. Il provvedimento è stato adottato dopo i primi riscontri forniti dalla società, nell'ambito dell'istruttoria avviata di recente dall'Autorità. Sulla base delle informazioni ricevute, il Garante ritiene che le attività di trattamento siano destinate a coinvolgere un grande volume di dati personali, anche di natura particolare e di carattere giudiziario, e che la valutazione d'impatto, svolta dalla società e trasmessa al Garante, non analizzi sufficientemente la base giuridica in forza della quale l'editore potrebbe cedere o licenziare in uso a terzi i dati personali presenti nel proprio archivio a OpenAI, perché li tratti per addestrare i propri algoritmi. Il provvedimento di avvertimento evidenzia, infine, come non appaiano sufficientemente adempiuti gli obblighi informativi e di trasparenza nei confronti degli interessati e che Gedi non sia nelle condizioni di garantire a questi ultimi i diritti loro spettanti ai sensi della disciplina europea sulla privacy, in particolare il diritto di opposizione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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