Italia e Estero

Ai domiciliari sindaco e coordinatore Fi Caserta

Il 47enne Salvatore Mari latitante dal novembre 2023 e resosi irreperibile dallo scorso 7 novembre, era sfuggito all'esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della procura partenopea, direzione distrettuale antimafia. Quel giorno finirono in manette altre 36 persone ritenute contigue al clan Abbinante e indagati a vario titolo per associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata a commettere reati di tentata estorsione e traffico di stupefacenti nell'area nord di Napoli. L'arrestato è stato trasferito nel carcere di Secondigliano a disposizione dell'Autorità giudiziaria. 31 luglio 2024. ANSA/CARABINIERI + UFFICIO STAMPA, PRESS OFFICE, HANDOUT PHOTO, NO SALES, EDITORIAL USE ONLY + NPK
Il 47enne Salvatore Mari latitante dal novembre 2023 e resosi irreperibile dallo scorso 7 novembre, era sfuggito all'esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della procura partenopea, direzione distrettuale antimafia. Quel giorno finirono in manette altre 36 persone ritenute contigue al clan Abbinante e indagati a vario titolo per associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata a commettere reati di tentata estorsione e traffico di stupefacenti nell'area nord di Napoli. L'arrestato è stato trasferito nel carcere di Secondigliano a disposizione dell'Autorità giudiziaria. 31 luglio 2024. ANSA/CARABINIERI + UFFICIO STAMPA, PRESS OFFICE, HANDOUT PHOTO, NO SALES, EDITORIAL USE ONLY + NPK
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NAPOLI, 09 SET - Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo, in provincia di Caserta, coordinatore provinciale di Forza Italia è tra i destinatari delle 17 misure cautelari notificate dai carabinieri di Caserta al termine di indagini coordinate dalla Dda nell'ambito di un'inchiesta su corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, istigazione alla corruzione, turbata liberta degli incanti, riciclaggio e autoriciclaggio. Guida è finito ai domiciliari. Coinvolto nell'inchiesta (per lui disposto il carcere) l'ex consigliere regionale dell'Udeur nonché imprenditore dei rifiuti di Casal di Principe, Nicola Ferraro, che già ha scontato 7 anni di carcere per concorso esterno in camorra. Tra gli indagati anche l'ex direttore generale dell'Asl di Caserta Amedeo Blasotti, per il quale la Procura guidata da Nicola Gratteri aveva chiesto il divieto di dimora che però il Gip non ha concesso durante gli interrogatori del maggio scorso, e l'ex consigliere regionale Luigi Bosco, attuale coordinatore regionale di Azione; anche per quest'ultimo la richiesta di misura è stata rigettata.

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