'Agenti insufficienti', a Milano bloccato corteo pro-Palestina

MILANO, 07 GIU - Per chiedere di "rompere gli accordi militari tra Italia e Israele e a Milano di rompere i legami con l'entità sionista", i giovani palestinesi d'Italia volevano sfilare in corteo a Milano fino alla Prefettura, ma sono stati bloccati dalla polizia e si sono fermati in presidio a Porta Venezia, dove si erano dati appuntamento. "Siamo stati bloccati a Porta Venezia e accerchiati dalla polizia - spiegano gli organizzatori - la questura di Milano ha vietato il corteo giustificando la decisione con la presunta indisponibilità di un numero sufficiente di agenti per "garantire la sicurezza", tuttavia al nostro arrivo a Porta Venezia abbiamo trovato un massiccio dispiegamento di forze di polizia. Più di una decina di camionette della celere e ci vengono a dire - commentano i giovani palestinesi sui social - che sono sotto organico, vergogna!". I giovani, e non solo, sono scesi in piazza con bandiere palestinesi e uno striscione con scritto: "Fermiamo il sionismo con la resistenza" . "Siamo scesi in piazza con rivendicazioni precise - hanno detto gli organizzatori dal camioncino - rivendichiamo con forza che il Comune non possa più restare in silenzio di fronte a due anni di genocidio". Mentre i giovani palestinesi si erano dati appuntamento alle 14.30 in Porta Venezia, l'Associazione palestinesi d'Italia, insieme al centro sociale Vittoria e altri, si è ritrovata alle 17 in piazza San Babila, per un presidio preferito al corteo "in vista delle giornate referendarie e in occasione della festa del Sacrificio, che cade venerdì e sabato". "Noi festeggiamo ma Gaza non festeggia, Gaza si sacrifica per salvare la nostra umanità!" hanno detto gli organizzatori, dando appuntamento a sabato prossimo, 14 giugno, per il corteo sempre in solidarietà con la Palestina, che partirà alle 17 da Piazzale Piola per arrivare a Lambrate.
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