In poche parole

Ognuno di noi è un iceberg

Francesca Zottoli
Mostriamo solo una parte di ciò che siamo. Ma scegliere cosa rivelare – e a chi – è possibile solo dopo aver imparato a conoscerci davvero
Come iceberg scegliamo quale punta mostrare
Come iceberg scegliamo quale punta mostrare
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Quante volte entriamo in contatto, o scegliamo di non farlo, con persone che incontriamo e di cui vediamo inizialmente solo una manciata di aspetti, solo la punta dell’iceberg. È sulla base di quella punta, quella che ognuno di noi, più o meno consapevolmente, sceglie di mostrare, che invita o disincentiva chi passa di fianco al nostro iceberg a fermarsi, osservarlo con maggior attenzione e decidere se tentare una spedizione conoscitiva oppure passare oltre. Se è vero che nessun uomo è un’isola, è anche vero che ogni uomo è un iceberg.

Come iceberg mutiamo costantemente in forma, dimensione e visibilità a seconda degli eventi atmosferici che ci circondano. Riflettiamo giochi di luce a seconda di quanta ne riceviamo, mutiamo di forma a seconda di quanto il vento ci levighi, siamo più o meno visibili a seconda di quanto limpida sia la giornata.

Dalla similitudine con gli Iceberg emerge la nostra vera potenza, dove potenza non sta per forza ma per scelta. Noi possiamo scegliere. Scegliere a quali temperature non siamo disposti ad esporci, quali esploratori vogliamo attirare e quali respingere «semplicemente» scegliendo quale punta mostrare. Per esercitare questa scelta però è fondamentale aver prima scelto di conoscerci davvero.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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