In poche parole

Le tasse e il nodo del debito

«Pagare tutti per pagare di meno», è lo slogan che viene riesumato quando si parla di imposte e tasse
In Italia, dopo una certa soglia, più crescono i guadagni, più l’aliquota di fatto si rimpicciolisce
In Italia, dopo una certa soglia, più crescono i guadagni, più l’aliquota di fatto si rimpicciolisce
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Oltre 150 economisti delle principali università italiane hanno presentato un «Manifesto» attraverso il quale chiedono maggiore equità fiscale e un’imposta progressiva sui grandi patrimoni, da applicarsi allo 0,1% più ricco dei cittadini italiani, per la parte di patrimonio netto che eccede i 5,4 milioni di euro. Si tratterebbe di circa 50mila persone e gli economisti stimano un gettito che potrebbe arrivare fino a 16 miliardi di euro l’anno. Una soluzione (potremmo chiamarla patrimoniale) che di certo non risolverebbe il problema del debito pubblico che veleggia verso la cifra «monstre» dei 3.000 miliardi.

Un dato è comunque certo: la progressività del sistema fiscale in Italia si ferma ai redditi medio alti. Dopo una certa soglia, più crescono i guadagni, più l’aliquota di fatto si rimpicciolisce. E non è solo questione italiana. Secondo il Global Tax Evasion Report 2024, del centro europeo Eutax Observatory, i miliardari globali hanno aliquote fiscali effettive quasi nulle grazie a società di comodo. La stessa Global minimum tax - decisa in sede Ocse - ha mostrato tutta la sua inefficacia. «Pagare tutti per pagare di meno», è lo slogan che viene riesumato quando si parla di imposte e tasse. L’auspicio è che non finisca tutto come la Global tax.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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