Chi non festeggia il 25 aprile

A Maclodio non si festeggia il 25 Aprile. Anzi, si festeggia in modo diverso. E il caso non è isolato. In Italia ci sono infatti altri Comuni con amministrazioni che non si sono dimostrate inclini alla Liberazione. Torniamo però a Maclodio. Ci sarà una cerimonia, ma – spiega il sindaco Simone Zanetti – «non sarà per onorare i partigiani, piuttosto per commemorare i caduti di guerra». Il 25 Aprile, però, è una festa prevista dalla legge proprio per ricordare la Resistenza: in quel giorno, nel 1945, il Comitato di liberazione nazionale Alta Italia impose la resa ai presìdi fascisti e tedeschi del Nord Italia. Insomma, non è una data a caso. Possiamo comunque andare al di là della precisazione (già fatta da molti) e scavalcare pure il fatto che un giorno per i caduti di guerra esiste già, ed è il 4 novembre.
Dobbiamo però prendere in considerazione un aspetto. Nella maggior parte dei casi (esclusi i nostalgici), chi non vuole festeggiare la Liberazione muove da un presupposto semplicistico, ossia che la Resistenza sia una «cosa comunista». La risposta sta nelle parole di Umberto Eco. «È vero che i comunisti hanno sfruttato la Resistenza come una proprietà personale, dal momento che vi ebbero un ruolo primario; ma io ricordo partigiani con fazzoletti di diversi colori».
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