Comunicato Stampa: Presentazione docufilm “Venezia-Isole Lofoten: in bici sulle orme di Querini e di via Querinissima”

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(Arv) Venezia 12 mag. 2025 - “Quello che presentiamo oggi è un progetto che ho visto nascere, crescere ed ora arrivare a compimento, un’idea che racchiude in sé il coraggio, la determinazione e il profondo amore per il nostro territorio: questo docufilm racconta infatti di un viaggio epico che coniuga sport, storia e cultura, unendo idealmente il cuore di Venezia alle isole norvegesi delle Lofoten. E’ nato dalla volontà di riscoprire un’antica avventura, quella di Pietro Querini, un uomo che conobbe il dramma del naufragio e la meraviglia dell’accoglienza, la difficoltà della sopravvivenza e il miracolo dell’incontro tra culture. Querini, partito da Venezia per portare i prodotti della Serenissima oltre i confini europei, trovò invece un destino diverso: spinto dalla tempesta verso terre sconosciute, si ritrovò sulle fredde coste delle Lofoten, accolto dai pescatori locali, che lo salvarono e lo fecero entrare nel loro mondo”.
Con queste parole il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti ha introdotto la conferenza stampa di presentazione del docufilm “Venezia-Isole Lofoten: in bici sulle orme di Querini e di via Querinissima” tenutasi oggi a Palazzo ferro-Fini. “Le cronache del tempo ci raccontano di come Querini, sopravvissuto insieme a pochi membri del suo equipaggio, trovò nei pescatori norvegesi non solo un aiuto materiale, ma un’accoglienza sincera e calorosa, in un luogo remoto e ostile. Querini descrisse quei giorni nei suoi diari come un’esperienza di grande umanità e fratellanza, e il suo ritorno a Venezia segnò l’inizio di un profondo legame culturale e gastronomico tra il Veneto e le Lofoten, sancito dalla scoperta dello stoccafisso, che divenne presto uno dei piatti simbolo della nostra cucina, soprattutto con il bacalà e, per me, il “bacalà a la vicentina”, ha proseguito il Presidente. “Dopo aver celebrato la fatica fisica e lo spirito sportivo degli atleti, oggi vogliamo sottolineare il valore culturale e simbolico di questo viaggio. Dalla laguna veneziana ai fiordi norvegesi, nel docufilm ogni pedalata diventa un omaggio alla memoria, dove vediamo attraversare città storiche e piccoli borghi, sentiamo respirare l’aria delle montagne e dei porti, e, soprattutto, riviviamo il ricordo di Querini e il suo straordinario viaggio. Non si tratta solo di una cronaca di fatica e trionfo, ma una vera occasione per riflettere sulla nostra storia perché, come diceva lo storico Fernand Braudel, "La storia è il lungo tempo delle strutture e della memoria", e questa iniziativa è un esempio tangibile di come il passato possa ancora parlare al presente. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa e che sono presenti qui oggi: senza il vostro impegno, passione e tenacia, questo progetto non sarebbe stato possibile. D’altra parte, sulla bici, come nella vita, la forza non sta nella velocità, ma nella volontà di non mollare”, ha concluso il Presidente Ciambetti.

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