Comunicato Stampa: Presentata IV edizione Premio letterario di poesia e racconti brevi in lingua veneta ‘Parfin Dolse’

(Arv) Venezia 29 mag. 2025 - Oggi, a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il presidente dell’Assemblea legislativa, Roberto Ciambetti, e il consigliere regionale Roberta Vianello (Lega- LV), hanno presentato la Quarta edizione del Premio letterario di poesia e racconti brevi in lingua veneta ‘Parfin Dolse’, organizzato dal Comune di Campagna Lupia, con il patrocinio della Regione del Veneto e della Città Metropolitana di Venezia. Questa edizione è caratterizzata da una nuova sezione speciale: ‘Veneti nel mondo’, perché la partecipazione sarà estesa anche ai cittadini comunitari ed extracomunitari. Porte aperte, dunque, a chi abita in Istria e Dalmazia, in Brasile, Messico, Argentina, Canada, Australia, Belgio, in tutti i Paesi che hanno visto l’emigrazione dalle nostre terre e dove, ancora oggi, anche se magari solo in famiglia, si parla il Veneto. O, meglio, varianti della lingua madre: Istroveneto, Veneto brasiliano, Veneto australiano, Veneto chipileno, tanto per citarne alcune.
Nel suo intervento, il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha sottolineato che “nel vasto panorama dei premi letterari, ‘Parfin Dolse’ spicca per un doppio valore culturale: se da un lato è indubbia la valorizzazione del talento per la scrittura, dall’altro il cuore è proprio la promozione e la valorizzazione del patrimonio linguistico veneto, attualizzandolo nella modernità”.
“Secondo un recente sondaggio dell’Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, che chiedeva se ‘Il veneto è una vera e propria lingua e andrebbe riconosciuta e tutelata come il sardo, il ladino, il friulano’, i dati hanno restituito un risultato dal consenso mai così alto: il 70% degli intervistati ha infatti risposto affermativamente”, ha ricordato Ciambetti, che ha poi concluso ringraziando “il Sindaco di Campagna Lupia, Alberto Natin, e gli organizzatori del concorso, perché lo scorso anno avevo suggerito di inserire una sezione dedicata ai Veneti nel mondo. Ebbene, quest’anno, il premio si è arricchito di una nuova sezione, denominata appunto ‘Comunità venete nel mondo’. Credo che non ci sia dimostrazione migliore della forza della comunità veneta globale, legata da un patrimonio comune fatto di tradizioni storiche, linguistiche e culturali che travalicano i confini”.
Il consigliere regionale Roberta Vianello ha confidato “di seguire e di sostenere con grande interesse e passione, fin dalla sua nascita, nel 2020, questo bellissimo Premio letterario di poesia e racconti brevi in lingua veneta. Una iniziativa che di anno in anno sta crescendo e che nel 2024 ha registrato numeri strepitosi. Condivido appieno l’idea che è alla base di questa iniziativa: la lingua veneta è un patrimonio culturale che ci accumuna, che fa parte della nostra storia e che merita quindi di essere valorizzato. L’idioma veneto rappresenta le nostre radici, racconta le nostre usanze, le nostre tradizioni. Il Premio dà spazio agli scritti che raccontano chi siamo, da dove veniamo e cosa vogliamo tramandare. Il Premio dà voce al territorio, offrendo la possibilità a tutti coloro che hanno voglia e passione di scrivere qualcosa in lingua veneta. Trovo molto bello aver esteso il Premio ai Veneti nel mondo, a dimostrazione del fatto che la nostra comunità non ha confini ed è presente ovunque con la propria storia e le proprie radici. E ricordo che il Premio letterario è dedicato alla figura di Elvi Longhin, cittadino di Campagna Lupia, già funzionario comunale, poi consigliere comunale, corrispondente de ‘Il Gazzettino’, autore di racconti brevi in veneto e di altre pubblicazioni legate al territorio”.
Alberto Natin, Sindaco di Campagna Lupia, nel ricordare “la forte sinergia del Premio con l’amministrazione comunale, un altro tassello per far conoscere il nostro territorio”, ha affermato di aver “accolto con grande piacere l’invito, rivolto dal presidente del Consiglio regionale Ciambetti, di portare il Premio oltre i confini regionali: penso all’Istria e alla Dalmazia, ma anche a tutte le comunità venete nel mondo. La risposta della comunità locale, verso questa iniziativa, è stata importante e trovo straordinario che una lingua comune, il nostro idioma Veneto, ci unisca superando la distanza fisica. È bello che il Premio offra visibilità a parole scritte che trasmettono emozioni, anche nel modo di essere lette”.
Alessandro Mocellin, presidente della Giuria e dell’‘Academia de la Bona Creansa’, ha chiarito che “dal punto di vista scientifico ed accademico, l’idioma veneto non è un dialetto, ma ha la dignità di vera e propria lingua. Ha alle spalle dieci secoli di letteratura, di consuetudine a scrivere e a leggere in Veneto, anche al di fuori dai confini dell’Italia. Costituisce una eredità preziosissima. E, con l’esperienza istituzionale maturata dalla Repubblica Serenissima, si potrebbero scrivere in lingua veneta anche le leggi, come abbiamo già trattati scientifici. Trovo che sia sacrosanto aprire il Premio alle comunità venete nel mondo. È meraviglioso constatare come la creatività dei Veneti, espressa tramite la nostra lingua, sia infinita: ci fa piangere e ridere, commuovere, percepire cose che altri strumenti non riescono a fare. Il Veneto ha una vocazione internazionale insita in sé. Ricordo che il 10 agosto è il termine ultimo per inviare gli scritti”.
Il Premio letterario si prefigge lo scopo di conservare, valorizzare e promuovere il patrimonio linguistico e culturale del territorio tramite la poesia e la letteratura. Ma vuole anche offrire ai cittadini un’occasione per esprimere pensieri, sentimenti ed emozioni attraverso la lingua parlata in casa e in famiglia. Perché ci sono parole e frasi in lingua veneta che non possono essere tradotte, dato che indicano una sensazione, un invito, talvolta una constatazione. Come ‘Parfin Dolse’, che non vuol dire ‘perfino dolce’, ma era quello che dicevano le nonne per convincere i piccoli a mangiare fino all’ultima forchettata, o quelle del ‘biavarol’ per indurre a comprare il suo prodotto.
La prima edizione del 2020 era inserita nella Rassegna ‘Parfin Dolse – parole e musica in lingua veneta’, e ha contato 49 opere in gara. Alla seconda edizione del 2023, dopo la pausa dovuta alla pandemia del Covid, furono 54 le opere in gara. Alla terza edizione del 2024 vennero valutati ben 99 scritti.
Per questa quarta edizione sono previste tre sezioni: Sezione A, per la poesia in lingua veneta a tema libero; Sezione B, per il racconto breve in lingua veneta a tema libero; Sezione speciale ‘Veneti nel mondo’.
Il termine ultimo per la presentazione delle opere è il 10 agosto 2025; tutte le opere dovranno essere inedite o edite nel 2025.
Sono previsti tre premi per ciascuna categoria: 250 euro andranno ai primi classificati, 150 euro ai secondi, 100 euro ai terzi. Per la sezione speciale dedicata ai Veneti nel mondo è previsto un premio di 250 euro al primo classificato per ciascuna categoria, poesie e racconti brevi.
Della giuria fanno parte Alessandro Mocellin, docente di lingua veneta e presidente dell’‘Academia de la Bona Creansa’; Alda Vanzan, giornalista e scrittrice; Marco Boscaro, autore di poesie e volumi sulla Riviera del Brenta e de ‘Le aventùre de Pinòcio’.
La premiazione si svolgerà domenica 26 ottobre 2025, alle 16, a Campagna Lupia. Le opere saranno raccolte in un volume antologico. Il Bando e le scheda di partecipazione potranno essere scaricate a questo link: www.comune.campagnalupia.ve.it/4-edizione-2025/
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