Comunicato Stampa: Nel boom degli emergenti, Exu Nathan trasforma le cicatrici in musica

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Roma, 7 luglio 2025 – Il 2024 ha consacrato l’Italia fra i mercati discografici più dinamici d’Europa: secondo FIMI il giro d’affari ha sfiorato i 461 milioni di euro, con lo streaming al 67% dei ricavi e 95 miliardi di ascolti, il 31% in più rispetto all’anno precedente. In questa ondata di nuova musica, il percorso degli indipendenti pesa ormai quasi il 40% delle royalty italiane su Spotify. Nel medesimo scenario il marchigiano Exu Nathan, nato Jonathan Nicola Magini nel 1994, si affaccia alla ribalta nazionale con una storia personale che parla la stessa lingua di chi affolla le playlist: verità, resilienza e voglia di rinascere.
La sua biografia è un romanzo di svolte drammatiche – un incidente che lo lascia in coma nel 2012, un periodo di detenzione nel 2014, la scomparsa dell’amico fraterno “Il Panda” nel 2024 – ma soprattutto di scelte radicali: dopo gli studi di canto iniziati alla scuola Musicainsieme e culminati nel biennio all’Accademia Artisti di Roma, Exu Nathan ha deciso di produrre, pubblicare e dirigere la propria musica senza intermediari, inseguendo un’idea semplice: «La musica mi salva la vita, per questo inseguo solo la verità di un’emozione» .
Dal debutto di “Candy” il 7 gennaio 2025, l’artista ha scandito i mesi come un metronomo, affiancando a ogni brano un videoclip:  il ritmo pulsante di “Striscia di sole” - unico videoclip che vede la presenza di “Il Panda” e prodotto fondamentale per Exu Nathan e la sua progressione verso la vetta -  l’inno alla resilienza “Le mie chances”, la confessione notturna di “Ricordo”, la crudezza di “Anonimo”, le good vibes estive di “Unica” e compongono un diario che oscilla fra trap, hip-hop, pop e tocchi reggae, ma resta unito da un principio incrollabile di autenticità.  Ogni release è un frammento di vita: la mano che sfiora il peluche del Panda nei video, i riferimenti espliciti al coma, alle celle, alle corse in auto attraverso Ancona di notte. «È inutile raccontare ciò che non hai vissuto; per quello esiste il mestiere dell’attore», ripete nei backstage .
Il pubblico digitale lo sta premiando: Visualizzazioni e stream crescono a doppia cifra settimana dopo settimana, specchio di un mercato globale che – dati IFPI – nel 2024 ha toccato 29,6 miliardi di dollari, +4,8% sull’anno precedente. Ma per Exu Nathan il successo continua a misurarsi in un’altra unità di conto: quante persone si riconoscono in quelle cicatrici trasformate in melodia. Per questo ha promesso un singolo – con relativo video – ogni trenta giorni, e sta allestendo i primi showcase dal vivo per l’autunno: palco minimale, visual curati in prima persona, nessuna sovrastruttura a filtrare la voce.
Chi vuole immergersi nel suo universo può già ritrovarlo suYouTube, VEVO e nella playlist ufficiale “Best of Exu Nathan” suSpotify, anticipo di un viaggio che l’artista definisce «un grido d’anima che non ha paura di farsi sentire». In un’industria in cui l’emergente è sempre più protagonista, la sua storia dimostra che autenticità e gestione indipendente non sono solo possibili, ma desiderate da un pubblico in cerca di esperienze reali. E forse è proprio questa la notizia che vale la prima pagina: tra numeri in crescita e algoritmi voraci, c’è ancora spazio per la verità di una voce sola, armata di un cuore creativo e di qualche cicatrice da raccontare.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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