Comunicato Stampa: CRV - “Ciclovia Treviso-Ostiglia: valorizzazione e sviluppo del turismo sostenibile”

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(Arv) Venezia 28 lug. 2022 -   “Ecco l’idea della pista ciclabile Treviso-Ostiglia come esempio di ecosostenibilità, il suo essere dentro la natura al servizio dell’essere umano, vuoi per il ciclista come per il viandante, per il cittadino come per l’ospite o il turista.  Questa pista ciclabile apre il territorio alle forme di turismo lento che il mercato sta premiando”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale del Veneto quest’oggi a palazzo Ferro Fini nel presentare il progetto “Ciclovia Treviso-Ostiglia: valorizzazione e sviluppo del turismo sostenibile” promosso dalla Federazione dei Comuni del Camposanpierese, soggetto gestore della pista ciclabile. “Uno dei temi emergenti in Europa -ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale - è l’ampia adozione, da parte delle amministrazioni locali, di progetti di mobilità sostenibile e sempre più attenta al bisogno dei collegamenti di prossimità, sia dentro le città, sia tra le città e il loro hinterland.  Se guardiamo al nostro Veneto come a una grande metropoli regionale, capiremo l’importanza della Treviso-Ostiglia e la sua capacità di essere una risposta concreta a una domanda emergente, il suo essere spina dorsale di una nuova mobilità.” “Il turismo lento, non solo quello delle ciclovie ma anche quello dei cammini per i quali abbiamo varato nel gennaio 2020 una apposita legge regionale è una occasione per vivere quella casa che è l’ambiente.  LA bicicletta è un mezzo chiave e i percorsi sicuri, e sempre più attrezzati come insegnano in Olanda o anche nella Vicina Austria e Slovenia,  per ciclisti e pedoni sono strade aperte verso il futuro, verso una vita rispettosa dei ritmi della natura, delle stagioni come delle persone” “Quando iniziammo a immaginare di realizzare una pista ciclabile sul sedime della Treviso-Ostiglia non avevamo in testa di certo quella che oggi è chiamato  “Tactical urbanism”. Eravamo amministratori di comuni o province magari appassionati di bicicletta, che volevano dare ai cittadini la possibilità di muoversi in sicurezza. A ciò abbiamo abbinato l’occasione di far scoprire ai turisti le bellezze, arte e cultura del nostro territorio offrendo una alternativa al sovraffollamento di spiagge e città d’arte. Oggi, il Covid ci spinge a compiere altre scelte, cosiccome i cambiamenti climatici ci impongono di contrastare l’inquinamento mentre la rarefazione delle materie prime e delle fonti energetiche spingono allo sviluppo di quella Economia circolare che riducendo sprechi e favorendo risparmi, ricicli e riuso, può garantire livelli di benessere ecosostenibili.  Le piste ciclopedonali sono un esempio importante, uno spazio che può creare nuove occasioni occupazionali: penso a tutta la rete di supporto al cicloturista o al viandante: la Treviso Ostiglia e i suoi collegamenti alla rete delle piste ciclabili del Veneto, è un esempio unico, una occasione eccezionale,  e devo ringraziare  la federazione dei Comuni del Camposanpierese che gestisce con criteri d’avanguardia questa infrastruttura, permettendo a quello che pochi anni fa era ancora un sogno di essere oggi  successo che si proietta verso il domani”.

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