Comunicato Stampa: Consiglio Veneto approva introduzione struttura ricettiva alberghiera 'condhotel'

(Arv) Venezia 8 lug. 2025 - ll Consiglio regionale del Veneto ha esaminato e votato oggi, a maggioranza, senza voti contrari, il Testo unificato che modifica la L.R. 14 giugno 2013, n. 11, ‘Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto’, introducendo la tipologia di struttura ricettiva alberghiera denominata ‘Condhotel’.
Il provvedimento, incardinato nella Sesta commissione consiliare, competente in materia di turismo, che lo aveva licenziato a maggioranza, senza voti contrari, è stato presentato in Aula dal Relatore e primo firmatario, il Vicepresidente del Consiglio regionale, Enoch Soranzo (FdI), e dal Correlatore, la Capogruppo Dem Vanessa Camani.
Come ha ricordato il Relatore Soranzo, “l'iter legislativo ha preso avvio con la presentazione di due distinte proposte: il Progetto di legge n. 227, presentato dal sottoscritto, e il Progetto di legge n. 249 della Giunta regionale”. Le due proposte condividevano l'obiettivo fondamentale di adeguare l'ordinamento regionale alle previsioni nazionali, ma differivano nell'approccio metodologico. Entrambe prevedevano l'inserimento dei condhotel tra le strutture ricettive alberghiere, l'applicazione limitata agli immobili esistenti al 21 marzo 2018, la clausola di neutralità finanziaria e il rinvio alla Giunta regionale per la definizione delle disposizioni attuative, ma divergevano nell'ampiezza della definizione, nel livello di dettaglio normativo e nell'approccio al coordinamento con la normativa nazionale. La Sesta commissione ha deliberato l’unificazione dei due provvedimenti e ha audito i principali portatori di interesse. Dopodiché, è stata fatta sintesi tra le due proposte normative. Il provvedimento licenziato oggi prevede che la Regione del Veneto, al fine di diversificare le strutture in cui si articola l'offerta turistica regionale e di favorire interventi di riqualificazione degli esercizi alberghieri esistenti, riconosca i condhotel quali strutture ricettive alberghiere derivanti da interventi di riqualificazione di alberghi o hotel in unità abitative ad uso residenziale. Enoch Soranzo, nel suo intervento, ha ricordato che “il Testo unificato servirà ad ampliare e a diversificare l’offerta turistica e fornirà una leva importante per ammodernare le strutture alberghiere. I condhotel, infatti, favoriranno gli investimenti destinati alla riqualificazione degli alberghi, serviranno anche a risolvere situazioni fatiscenti e di potenziale degrado, e creeranno nuove opportunità di lavoro, sia nel comparto turistico che in quello edilizio. Con i condhotel, i turisti avranno a disposizione strutture rinnovate e alloggi con le caratteristiche di una casa vacanza, ma con i servizi di un hotel. Il provvedimento è munito della clausola di neutralità finanziaria. Il provvedimento vuole preservare il patrimonio edilizio alberghiero esistente, garantire agli operatori la possibilità di essere competitivi sul mercato, offrire quei servizi qualificati propri di una struttura alberghiera. Vogliamo dare un’opportunità in più a chi sa fare ospitalità. Crediamo di aver raggiunto un risultato importante, una risposta importante per il territorio, sicuramente migliorabile qualora si palesi la necessità”. Per il Correlatore Vanessa Camani, “non siamo certo di fronte a una lungimirante diversificazione dell’offerta. Vengono delegate alla Giunta regionale le parti più rilevanti del provvedimento, che si presenta come uno strumento che cerca di risolvere un problema singolo, quello di chi ha alberghi chiusi o in abbandono; una occasione persa, quindi, un intervento spot più che una misura di pianificazione turistica che, peraltro, non era scritta nel DEFR. La proposta normativa è già vecchia di undici anni: nel frattempo, le esigenze del mondo turistico sono cambiate. Nel 2014, vivevamo una fase economica e politica molto particolare per il nostro Paese e il Governo Renzi fece lo ‘Sblocca Italia’, per provare a sostenere la produttività, anche attraverso modalità di semplificazione. Da qui, l’idea dei condhotel. Ma, nel frattempo, è profondamente cambiato il mercato turistico. Sicuramente, è difficile trovare un punto di equilibrio tra i diversi interessi in gioco, ma servirebbe un intervento organico, preciso, con il coinvolgimento dei portatori di interesse. Servirebbero idee chiare che non vedo in questo Progetto di legge. Non c’è programmazione, né analisi di impatto, non si governano i fenomeni in corso, ma si impoverisce il sistema turistico regionale: un’occasione persa, solo un modo per accontentare qualcosa o qualcuno. Come quando si parla di politiche industriali in questa Regione, delegando al privato la programmazione. Manca una visione generale”. In discussione generale, Renzo Masolo (Europa Verde) ha chiesto “prudenza nell’inserire nuove modalità di offerta turistica per non ingenerare confusione e non andare incontro a rischi: gli interventi devono essere ben regolati. Servono investimenti per creare occupazione sociale, per sostenere una produttività legata al territorio e per riqualificare aree in disuso”. Per Arturo Lorenzoni (Gruppo Misto/Veneto Vale) “con questo provvedimento non si sostiene l’attività turistica e non si creano posti di lavoro, ma viene depotenziata l’offerta ricettiva”. Andrea Zanoni (Europa Verde) ha denunciato che “arriviamo tardi rispetto ad altre Regioni nella disciplina dei condhotel. E quante sarebbero le strutture interessate da questa normativa? E che effetti il provvedimento potrebbe determinare? Servirebbe un monitoraggio”. Per l’assessore regionale Francesco Calzavara, alla luce dell’esperienza maturata come Sindaco di Jesolo, “il provvedimento offre uno strumento straordinario di capacità di rinnovamento del patrimonio alberghiero che ha un’età di cinquant’anni. Ci vorrà però molta attenzione da parte della Giunta regionale nella pianificazione degli interventi, in accordo con gli enti locali, per non stravolgere i territori e non mortificare l’anima dell’ospitalità che ci caratterizza”. Favorevoli al provvedimento anche la Capogruppo di Forza Italia, Elisa Venturini, e l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner.
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