Comunicato Stampa: Alberto Fiorin e Dino Facchinetti da Venezia alla Cina in poco più di 100 giorni

AA


(Arv) Venezia 27 mar. 2024 -   “A 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, l’impresa del grande viaggiatore rivive in sella a due bici. Questo, grazie a due appassionati ciclisti del ‘Pedale Veneziano 1913’, Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, i quali il 25 aprile partiranno da Venezia alla volta della Cina. La loro spedizione ‘Marco Polo a pedali’ ripercorrerà infatti la vecchia Via della Seta, in poco più di cento giorni”. Con queste parole il consigliere regionale della Lega - Liga Veneta e presidente della Prima commissione dell’assemblea legislativa veneta Luciano Sandonà descrive l’iniziativa di Fiorin e Facchinetti.
“I nostri due eroi - continua Sandonà - attraverseranno ben dodici paesi diversi, in un percorso di quasi 12mila chilometri: nell’ordine, Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Azerbajan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakhstan e Cina. Toccheranno tappe come la mitica Samarcanda e altri luoghi a cui fanno riferimento ‘Il Milione’ e altri scritti dell’epoca. Il tutto in un susseguirsi di paesaggi, lingue, costumi e volti diversi. Il loro arrivo è previsto il 5 agosto a Pechino. La loro sarà una vera e propria avventura, nel ricordo di un importante passato e all’insegna della mobilità sostenibile”.
“Nel ricco e articolato calendario delle celebrazioni per il 700esimo anniversario della morte di Marco Polo - evidenzia il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti - l’impresa che si apprestano a compiere Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, rispettivamente Presidente e segretario della Società Ciclistica Pedale Veneziano 1913, con oltre 110 anni di attività e unico gruppo ciclistico del centro storico lagunare, rappresenta sicuramente quella più sensazionale. I due intrepidi ciclisti l’hanno giustamente definita spedizione anche se forse il primo termine a cui si pensa, immaginandoli in sella alle due ruote, da Venezia a Pechino, è impresa. Così come il Milione non è semplicemente un libro di viaggio, ugualmente la spedizione di Fiorin e Facchinetti non è una semplice corsa in bicicletta. In un’epoca in cui il mondo è lacerato da guerre, dobbiamo alla lezione di Marco Polo la chiave per riuscire a tracciare le basi di nuovi rapporti di pace. La volontà che muove i nostri due viaggiatori su due ruote va esattamente in questa direzione: portare un messaggio di pace e di solidarietà ai popoli e ai paesi. E non è un caso se questi nostri “ambasciatori della venezianità” si facciano promotori di un viaggio pulito ed ecologico che parte proprio da Venezia, protagonista del progetto “Capitale Mondiale della Sostenibilità”. Esattamente come Marco Polo fu protagonista del tramonto del Medioevo, lasciando spazio a una rivoluzione che vide al centro le città, così oggi Fiorin e Facchinetti si assumono il compito di farsi narratori di una nuova fase globale. La storia ha ancora molto da insegnare”.
“Il 25 aprile - ha ricordato il Presidente Fiorin - partiremo per le vie di Marco Polo cercando di arrivare a Pechino ai primi di agosto: quando saremo al confine tra Kazakistan e Cina, mancheranno ‘solo’ 4.375 km alla fine di un percorso che ha uno sviluppo totale di 12mila km da coprire in circa 100 giorni lungo un tracciato entusiasmante che vuole rendere omaggio a questo nostro connazionale. Abbiamo già predeterminato le nostre tappe, alcune avranno un carattere istituzionale come quelle di Sofia, Istanbul, Ashgabat, Tashkent e Pechino: ci sentiamo, ripercorrendo con poche variazioni il percorso di Marco Polo, appunto, ‘ambasciatori della venezianità’, porteremo con noi il suo nome e in suo onore saremo accolti e racconteremo la sua storia con gli occhi del terzo millennio perché abbiamo l’obiettivo di raccontare cos’è oggi la via della seta. Abbiamo entrambi superato i sessant’anni, siamo comunque abituati a questo tipo di percorsi, la macchina burocratica da affrontare in casi come questi è particolarmente complessa, ma siamo determinati, abbiamo l’obiettivo di raggiungere questa meta e ora siamo pronti a partire”.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia