Dn Automotive Italy: la gestione dei dati ha ridotto i costi dell’energia

La misurazione e l’analisi dei dati di produzione è, ormai, elemento strategico per le aziende innovative che vogliono affrontare la transizione 5.0. È, questo, il caso di Dn Automotive Italy, con sede a Passirano – nota, precedentemente, come C.F. Gomma e, poi, Dtr Vms Italy –, parte del gruppo Coreano Dn Automotive (2,1 miliardi di dollari di fatturato), uno dei leader mondiali nella componentistica per il settore automotive e ferroviario.

Progetto Mes

Dn Automotive Italy ha avviato in partnership con Lutech Stain, player europeo nei servizi e soluzioni It pure basato a Brescia, il progetto Mes, che, nel tempo, ha assunto un ruolo sempre più centrale, apportando significativi vantaggi sul piano operativo e diventando strumento metodologico essenziale per l’azienda.

La società franciacortina è, come detto, realtà primaria nella fornitura di componenti per il settore automobilistico (autoveicoli, veicoli industriali) ferroviario ed è, in particolare, impegnata nella produzione di sistemi antivibranti, molle ad aria, articoli tecnici in gomma (cuffie e articoli di precisione) e volani smorzatori; una parte delle attività di business è dedicata alla produzione di mescole, sia per uso interno, sia per vendita a terzi.

Mauro Loda, director Dn Automotive Italy

Si tratta di settori fortemente influenzati da fattori che dipendono dal mercato automobilistico, come il lancio di nuovi modelli, dal costo dei carburanti, dai trend di consumo, etc. «Produrre per l’automotive – spiega Mauro Loda, director di Dn Automotive Italy –, comporta il rispetto di una serie di norme e requisiti specifici. In un ambito così complesso e competitivo, il commitment del cliente è fondamentale affinché queste regole vengano rispettate. Il Mes di Lutech Stain è stato cruciale nello sviluppo di un metodo certificato secondo sette schemi Iso, che consentono di misurare, controllare, migliorare e reagire prontamente ai problemi».

Il Mes è stato implementato in tutti i reparti della fabbrica, inclusi i consumi energetici.

Il cuore della fabbrica

Nella progettualità di Dn Automotive, il Mes di Lutech Stain non è considerato semplicemente un’estensione dell’Erp, ma il cuore delle operations, ovvero supporta non solo la produzione, ma anche molti altri processi aziendali. L’obiettivo ora è di estenderne la copertura a tutte le aree che richiedono affidabilità, garantendo ai clienti una risposta rapida e precisa alle loro esigenze e alle loro problematiche.

Lo stabilimento Dn Automotive Italy

L’azienda, va ricordato, controlla direttamente due filiali estere: Dn Automotive Poland Sp.z o.o. con sede a Czestochowa (Polonia) e Dn Automotive Sistemas Antivibrantes Automotivos do Brasil con sede a Belo Horizonte (Brasile).

L’interfaccia coi mercati globali è una cartina di tornasole per l’efficacia delle scelte strategiche; infatti, i vantaggi del software Lutech Stain sono stati riconosciuti a livello internazionale per l’affidabilità messa in campo ed in quanto «permette di tracciare processi e materiali, fornendo dati chiari e tempestivi per risolvere problemi e migliorare la credibilità aziendale». Anche le altre aziende del gruppo, pur tecnologicamente già ben attrezzate, ne hanno osservato direttamente il funzionamento per trarne ispirazione in un’ottica di roll out di best practice.

«Grazie al sistema di Lutech Stain, misuriamo il 90% dei consumi energetici. Dal 2017, siamo riusciti a ridurre i consumi da 18 milioni a 13 milioni di kilowatt – sottolinea Loda –. Questo ha rappresentato un notevole vantaggio in un contesto in cui il settore è sotto pressione per ridurre i costi».

E, proprio grazie ad una efficiente gestione dei dati, Dn Automotive ha potuto raggiungere le più importanti certificazioni in ambito energetico: Iso 50001 (certificazione gestione energia), Iso 14064 Carbon footprint di organizzazione ed ora sta concludendo la certificazione Iso 14067 (Carbon footprint di prodotto).

«Industria 5.0 – conclude il direttore Dn Automotive Italy – apre opportunità e consente di fare investimenti soprattutto in un momento critico come questo. Alla luce del piano Transizione 5.0, l’azienda sta infatti valutando possibili investimenti in pannelli fotovoltaici e sistemi di quadri generazione».