Il riscatto delle macerie, da rifiuto a risorsa

Le macerie derivanti dai cantieri edili, specialmente durante le ristrutturazioni, rappresentano un elemento cruciale nel panorama dell’edilizia sostenibile. Tradizionalmente considerate rifiuti da smaltire in discarica, le macerie stanno acquisendo un nuovo valore come risorsa grazie alle pratiche di riciclo e riutilizzo.
La sensibilità nell'utilizzo delle macerie da ristrutturazione è cresciuta in modo significativo in Italia negli ultimi anni, soprattutto grazie alla crescente consapevolezza dell'importanza di un approccio circolare e sostenibile nell'edilizia. Circa il 97-98% delle macerie è costituito da inerti riciclabili e riutilizzabili, e da qui parte l'idea di creare filiere industriali per il riciclo e il riutilizzo di queste risorse, evitando così il ricorso a discariche e riducendo l'estrazione di materiali vergini da cave.

Le macerie edili, se adeguatamente selezionate e trattate, possono essere riutilizzate in diversi modi: produzione di aggregati riciclati per calcestruzzo, asfalto e massetti stradali; impiego come materiale di riempimento in scavi e sottofondi per infrastrutture; utilizzo in progetti di ingegneria ambientale come barriere antirumore, rinforzo di argini e ripristino di aree degradate; trasformazione in elementi di arredo urbano, come panchine e fioriere, in modo creativo e sostenibile.
Ciclo virtuoso

Circa il 97-98% delle macerie è costituito da inerti riciclabili e riutilizzabili, e da qui parte l'idea di creare filiere industriali per il riciclo e il riutilizzo di queste risorse, evitando così il ricorso a discariche e riducendo l'estrazione di materiali vergini da cave.
Il riciclo delle macerie consente di ridurre notevolmente i rifiuti da conferire in discarica, limita l’estrazione di nuove materie prime naturali e comporta un minor consumo energetico, traducendosi in una diminuzione delle emissioni di CO2. Questo ciclo virtuoso contribuisce anche alla creazione di posti di lavoro nel settore del riciclo e della gestione sostenibile dei materiali.
Le statistiche
Il tasso di riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione è arrivato all'81%, anche se una parte rilevante del materiale recuperato resta inutilizzato.
Nel 2021, in Italia, sono stati estratti circa 29,2 milioni di metri cubi di sabbia e ghiaia per costruzioni, con un forte incentivo al riciclo per ridurre questa pressione sulle risorse naturali.
Solo nel terremoto di Centro Italia del 2016/2017 sono state prodotte circa 2,7 milioni di tonnellate di macerie gestite con percorsi dedicati, evidenziando l'importanza di una gestione efficiente.
Questi dati indicano una crescente e consolidata attenzione verso la gestione sostenibile delle macerie da demolizione in Italia, con importanti benefici ambientali, economici e sociali.
La tendenza

Oggigiorno la gestione delle macerie edili è sempre più orientata verso la transizione ecologica. L’adozione di tecnologie di separazione e trattamento consente di aumentare l’efficienza e la qualità del materiale riciclato. Inoltre, la raccolta differenziata in cantiere con cassoni dedicati migliora la gestione dei rifiuti edili e ne facilita il riciclo. Il settore edile sta spingendo verso un’economia circolare che valorizza il recupero dei materiali. L’innovazione tecnologica e la sensibilizzazione ambientale sono fattori chiave per consolidare questa nuova visione, che vede le macerie non più come scarti, ma come risorse preziose per costruzioni più eco-compatibili.
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