Economia

Uso degli antibiotici in calo del 30% negli allevamenti di suini

I risultati del monitoraggio in aziende lombarde e emiliane. Un progetto legato all’ambiente
Cala l’utilizzo di antibiotici negli allevamenti di suini - © www.giornaledibrescia.it
Cala l’utilizzo di antibiotici negli allevamenti di suini - © www.giornaledibrescia.it
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Calo significativo, quantificabile intorno al 30%, nell’utilizzo di antibiotici nelle aziende agricole zootecniche suinicole. È questo il dato generale di un monitoraggio effettuato nel corso degli ultimi 3 anni in circa 30 aziende di allevamenti di suini - fra cui le maggiori realtà dell’area bresciana - nelle regioni di Lombardia ed Emilia Romagna.

Il lavoro ha visto la partecipazione di alcune aziende zootecniche di Opas, la più importante Organizzazione di Prodotto della suinicoltura, con i veterinari dell’azienda Suivet di Reggio Emilia e l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. «I dati precisi si avranno entro fine agosto ma il trend - dice Annalisa Scollo, veterinaria responsabile del progetto per Suivet e che presto potrebbe essere allargato alla collaborazione con l’istituto zooprofilattico di Brescia - sono inconfutabili e sono il frutto di una cultura, quella di grande attenzione alla sostenibilità del prodotto, sempre più diffusa negli allevamenti e nella grande distribuzione».

Il dato lombardo-emiliano trova riscontro nell’esito di un recente rapporto della Commissione Ue sulle misure per contrastare la resistenza agli antibiotici negli animali: un’indagine condotta in Italia ed altri quattro Paesi europei. In sintesi il rapporto sostiene che: fra il 2010 ed 2016 c’è una riduzione del 30% nelle vendite di antibiotici negli allevamenti italiani. Secondo il documento, gli sconti e gli incentivi delle società farmaceutiche svolgono «un ruolo significativo nel promuovere le vendite di antimicrobici agli agricoltori», in un contesto in cui la consapevolezza sui rischi di abuso di antibiotici in allevamento «è ancora piuttosto bassa».

Quest’ultima affermazione è assolutamente contestata dagli allevatori. Luigi Zanotti dell’azienda agricola Fattorie Novella Sentieri di Orzinuovi nonché Presidente di Assocom, l’Organizzazione di Prodotto con sede a Brescia è categorico: «Gli allevatori producono rigorosamente secondo le leggi ed i relativi regolamenti di sospensione nell’utilizzo; le carni sono pulite e rispettano i dettami imposti dalla legge. Sugli sconti - dice ancora Zanotti - l’affermazione risulta anche un po’ risibile perché l’azienda farmaceutica - come ogni commerciante - propone degli sconti ma ciò avviene da decenni e si potrebbe dire anche da sempre. Questi sconti non cambiano il bilancio delle aziende agricole. Anzi - aggiunge Zanotti - gli allevatori sono in prima fila nell’attenzione al problema degli antibiotici».

Aziende del bresciano fornitrici in filiera con macello e grande distribuzione sono l’esempio più classico e specifico al tempo stesso attraverso all’adesione di protocolli specifici per la riduzione dell’uso degli antibiotici nell’allevamento. Ma l’attenzione e la sensibilità degli allevatori non è solo sulla carne ma anche sull’ambiente. «Come Assocom - dice Lugi Zanotti - siamo capofila di un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Lombardia - all’interno di un Piano Integrato di Filiera - finalizzato ad individuare modalità di abbattimento degli antibiotici nei reflui zootecnici a tutela delle risorse idriche e del suolo.

È un progetto che prevede il coinvolgimento di aziende agricole del bresciano e del cremonese con il coordinamento scientifico dell’Università di Bologna che sta svolgendo analisi per ridurre l’impiego di antibiotici nelle filiere zootecniche al fine di contenere il rischio di insorgenza di fenomeni di antibiotico-resistenza: è importante per l’agricoltura sostenibile che guarda all’ambiente come fattore fondamentale. Ad oggi, - sottolinea Zanotti - si presta poca attenzione alla diffusione ambientale dei principi attivi dei reflui nonostante il loro spargimento in campo sia comune pratica agricola, necessaria in quanto utile a ripristinare il livello dei nutrienti».

 

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