Uno stilista bresciano conquista Mosca

«Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano». La frase de «Il piccolo principe» di Antoine de Saint-Exupéry, rappresenta un condensato di cruda verità se si guarda al mercato italiano della moda. Ed il caso dello stilista bresciano Daniele Calcaterra ne è un esempio emblematico: i suoi capi d'abbigliamento per uomo e donna sono sempre più apprezzati e venduti nei mercati del Nord e dell'Est Europa, ma in Italia il marchio «made in Brescia» è ancora poco conosciuto.
«Credo che il mercato della moda in Italia sia un po' troppo standardizzato. Pochi blasoni che dettano legge, in un contesto di diffuso provincialismo - spiega lo stilista bresciano -. In poche parole gli italiani hanno la tendenza ad acquistare solo marchi affermati della moda. Ma un brand per crescere ha bisogno di tempo».
Daniele Calcaterra - nato a Milano nel 1973, ma bresciano d'adozione (vive da quindici anni sul Garda) - le tappe le ha bruciate davvero, all'estero. Dopo aver studiato moda e design all'Istituto Dudovich di Milano, fa corsi di approfondimento a Vienna e Parigi; quindi collabora con importanti aziende manifatturiere italiane, su tutte la Henriette di Castenedolo di Enrica Lombardi, «fu una grande esperienza dal punto di vista umano e professionale».
Nel 2007 fonda la società DDLab srl, con sede in Piazza del Foro a Brescia. «La prima collezione donna venne presentata alla Stazione Leopolda di Firenze e fu un successo. Il nostro prodotto ricevette l'agreement del mercato: vendemmo 1200 capi di quella sfilata con un sell-out prima dei saldi al 60-70%, decisamente confortanti per un marchio nuovo ed in evoluzione. La linea uomo nasce solo nel 2009.
Oggi siamo presenti nelle boutiques in Italia, ma il successo è arrivato dall'estero: in testa Mosca, San Pietroburgo, Kiev, Vienna, Parigi, ma anche Paesi emergenti come Corea e Cina». Il marchio 100% made in Italy ha conquistato soprattutto il mercato russo grazie all'accordo per la distribuzione siglato con la società «Cachemire & Silk», che possiede 12 negozi tra Mosca e San Pietroburgo.
Il quartier generale di DDLab si trova in città, mentre i capi d'abbigliamento vengono cuciti in tre laboratori artigianali sparsi nella provincia, tra Castenedolo e Manerbio. «Materie prime preziose, alta qualità sartoriale, ma è la forza del made in Italy ad aiutarci nelle vendite - spiega -. Nelle scorse settimane abbiamo presentato le nuove collezioni autunno inverno: hanno ricevuto giudizi lusinghieri. Contiamo di produrre 3.200 capi donna e 2.200 capi uomo. Crediamo molto nel progetto pantaloni Braguette».
Il 2012 potrebbe rappresentare l'anno della svolta: Vogue Italia ha scritto un lungo articolo sullo stilista, giudicato un talento emergente del settore, mentre i siti specializzati fanno «tam tam» spingendo il marchio. «Cresciamo rapidamente, presto sfileremo in Canada. L'obiettivo è creare una solida azienda, che possa dare lavoro a molte, molte persone». Un sogno, una sfida che - in questo momento storico - sentiamo come una promessa.
Roberto Ragazzi
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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