Economia

Ubi: dipendenti regalano 5mila giornate di ferie

I numeri bresciani parlano di 191 dipendenti coinvolti solo quest’anno in 84 attività presso 8 Organizzazioni
Il bresciano. Michele Rossi - Foto  © www.giornaledibrescia.it
Il bresciano. Michele Rossi - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Cinquemila giornate di ferie donate in cinque anni. Il progetto di solidarietà di Ubi Banca «Un giorno in dono», avviato nel 2014, dà la possibilità al personale del gruppo di impegnarsi in un’attività di volontariato sui territori di riferimento, donando un proprio giorno di ferie: nel quinquennio l’iniziativa ha interessato così oltre 100 Organizzazioni non profit in tutta Italia, 2.700 dipendenti, circa 40.000 ore di lavoro volontario e 500.000 euro in erogazioni liberali destinate dalla banca alle Onp.

In base al numero di partecipanti all’edizione 2018 (si è conclusa il 29 giugno con 1.171 volontari in 42 diverse città e province italiane, da nord a sud), la somma che il gruppo Ubi riconoscerà alle diverse Onp è complessivamente di 117.100 euro, pari a 100 euro per ogni giornata di volontariato erogata. «La cultura della solidarietà che è così diffusa tra i nostri dipendenti - spiega Mario Napoli, responsabile risorse umane di Ubi Banca - è alla base del successo dell’iniziativa, che unisce il personale Ubi all’azione costante delle organizzazioni non profit, molto spesso anche nostre partner in progetti a valenza sociale, e all’azione stessa del nostro istituto».

I numeri bresciani parlano di 191 dipendenti coinvolti solo quest’anno in 84 attività presso 8 Organizzazioni tra le quali Caritas Brescia, Coop Fraternità, Exodus, Fondazione Ronald, Il Baule della Solidarietà, Medicus Mundi, S. Vincenzo e Touring Club.

Per i dipendenti del gruppo Ubi l’esperienza di «Un giorno in dono» è sempre significativa: c’è chi decide di vestirsi da clown per animare le giornate dei piccoli pazienti di pediatria, chi va a zappare la terra gomito a gomito con persone svantaggiate, coniugando impegno fisico e sociale, chi crea bambole con l’Unicef per destinare il ricavato della loro vendita alle vaccinazioni dei bambini meno fortunati. Oppure c'è chi, come Michele Rossi - impiegato a Brescia presso Ubi Sistemi e Servizi - ha donato la sua giornata da volontario alla Cooperativa Fraternità Impronta, Cascina Cattafame, che gestisce servizi educativi rivolti a minori in situazione di disagio: «Il mattino l’ho dedicato ad aiutare i ragazzi ospitati dalla cooperativa ad organizzare laboratori manuali e una visita alla fattoria didattica per i bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari. Il pomeriggio, invece, ad aiutare gli educatori e gli ospiti della comunità nei lavori giornalieri della cascina, come il riassetto dei laboratori, il taglio dell’erba e il foraggiamento degli animali. Grazie all’iniziativa ho conosciuto una bella realtà ed ora partecipo anche con la mia famiglia agli eventi che vengono periodicamente proposti. Non posso che consigliare l’esperienza a tutti i colleghi del gruppo, io parteciperò anche il prossimo anno».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia