Toast Gourmet si fa in quattro e conquista Milano

Nel 2019 Toast Gourmet si fa in quattro e conquista anche Milano: il preliminare è già stato firmato, e la zona in cui approderà in primavera la start up bresciana è decisamente appetibile, considerato che prenderà il posto sino a ieri occupato da un ristorante vegano in via Viviani, a poche centinaia di metri dal CityLife, dalla Torre Unicredit e dal Bosco Verticale.
Un colpaccio (l’investimento supera i 100 mila euro) che segue, quasi a marce forzate, un percorso tutto in crescita che ha visto il fondatore Jacopo Moro aprire la prima insegna di toast «di lusso» ad Elnos il 22 settembre 2016 e poi, a stretto giro, replicare nel centro storico di Brescia (il punto vendita di via IV Novembre è aperto dal novembre 2017) e poche settimane fa anche al nuovo Centro Flamimia di Brescia Due.
E se è vero il buon vecchio motto «non c’è due senza tre», la quarta insegna dovrebbe portare ancora meglio. Tanto più se affissa al di fuori dei confini provinciali. «Era da quando è nata Toast Gourmet che avevo come sogno nel cassetto di riuscire a portarla a Milano - racconta Jacopo Moro -: Ci ho impiegato un po’, perché quello della città meneghina è un mercato molto diverso dal nostro, ma alla fine sono molto soddisfatto e fiducioso di questa nuova sfida». Naturalmente, Moro si prefigge numeri in grande crescita.
Se solo nel 2017, nell’attività di Elnos, i toast gourmet preparati e consumati sono stati oltre 43 mila, e nel 2018 - con attivo anche lo store di piazza Vittoria - hanno superato i 65 mila, l’obiettivo a fine 2019, con a regime anche i negozi del Centro Flaminia e di via Viviani, è di superare abbondantemente i cento mila toast venduti. Mica poco, insomma, per una start up che peraltro si inserisce in un comparto, quello del food, decisamente articolato e complesso.
Ecco perché Moro e i suoi (oggi la start up conta ben 10 dipendenti, cui se ne aggiungeranno presto 4 per lo store di Milano ed una risorsa da destinare all’amministrazione) da mesi hanno cominciato anche ad ampliare il menù. Un esempio? Partito con «solo» 3 tipologie di pane per toast (pane a fette classico, pane alla chinoa e pane ai 5 cereali) oggi Toast Gourmet ne ha aggiunte altre quattro, alla curcuma, alle noci, alle olive ed alla barbabietola con i semi di chia.
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