Economia

Sui conti di Bper la spinta di Carige: l’utile nei 9 mesi sale a 1,4 miliardi

L’ad Montani conferma: «Forte capacità di generare ricavi. Manterremo le promesse sul dividendo»
L’ad di Bper, Piero Luigi Montani - Foto © www.giornaledibrescia.it
L’ad di Bper, Piero Luigi Montani - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Bper Banca ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato di 1.466,4 milioni di euro, in crescita del 150% rispetto ai 586,2 milioni dello stesso periodo del 2021, grazie alla spinta del «badwill» (avviamento negativo) legato all’acquisizione di Banca Carige, pari a 1,17 miliardi di euro, i cui risultati vengono consolidati nel conto economico a partire dal terzo trimestre. L’utile netto ordinario, si legge in una nota, si attesta a 425,1 milioni di euro, di cui 108,6 milioni nel terzo trimestre dell’anno, dopo aver spesato 123,3 milioni di costi sistemici. In forte crescita i ricavi, saliti del 13% a 2.814,1 milioni di euro (+13,7% nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti), grazie alla spinta sia del margine di interesse (+12,6% anno si anno) che delle commissioni (+20,9%), il cui contributo è pari a circa il 50% dei ricavi e superiore a quello del margine di interesse.

Deteriorati a 4 miliardi

Dal punto di vista della qualità degli attivi i crediti deteriorati sono pari a 4 miliardi di euro (di cui 150,9 milioni di Banca Carige), con un’incidenza che scende nel trimestre dal 4,3% al 4,2% a livello lordo, grazie principalmente ad un tasso di default contenuto allo 0,8%, e dall’1,8 all’1,7% a livello netto, con una copertura dei crediti dubbi del 61,7%. Confermata la solida posizione di capitale con un indice Cet 1 ratio a regime del 13,2%: anche se in calo rispetto al 13,5% di fine 2021, il requisito patrimoniale si confronta con un requisito srep della Bce dell’8,47%.

Le prospettive del 2022 saranno «ancora condizionate da un elevato grado di incertezza che dipende anche dall’evoluzione e durata del conflitto», con «i più recenti indicatori economici» che «indicano un rallentamento della crescita dell’area euro nella seconda parte dell’anno, con un’economia che dovrebbe continuare a ristagnare nel primo trimestre del 2023». «Gli ottimi risultati registrati nei primi nove mesi dell’anno confermano la forte capacità del gruppo Bper di generare ricavi - ha commentato l’ad Bper, Piero Luigi Montani -. Un ulteriore impulso in tal senso arriverà dall’integrazione di Banca Carige, il cui completamento è previsto entro l’anno».

Dividendo

«Ora - ha proseguito l’ad - ci focalizzeremo nel consolidare il posizionamento raggiunto da Bper a livello nazionale e nell’implementazione delle azioni previste dal nuovo piano industriale con l’obiettivo di migliorare l’efficienza operativa e aumentare strutturalmente la redditività del gruppo a vantaggio di tutti i nostri stakeholder, pur in un contesto esterno difficile». «La robusta posizione patrimoniale di Bper unitamente ai progressi raggiunti nella qualità del credito - conclude Montani - ci consentono di affrontare, infatti, l’incertezza relativa all’evoluzione dello scenario macro da una posizione solida».

Mentre sul dividendo Montani ha confermato che verranno mantenute le promesse: «Nei primi nove mesi del 2022 Bper ha maturato 0,075 euro per azione in termini di dividendo e per l'intero esercizio procede in linea con le previsioni del Piano, cercheremo di mantenere quello che avevamo promesso».

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