Economia

Stefana, tre mesi per decidere il futuro dei lavoratori

Per il concordato Stefana sono state cedute le quote del consorzio Interconnector. Ma il 2 giugno scade la cassa integrazione
Foto © www.giornaledibrescia.it
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Al via la fase clou del concordato Stefana. Il liquidatore Pierfranco Aiardi ha assegnato, in un’asta record, le quote del consorzio Interconnector che riunisce le imprese energivore.

Per 6,2 milioni sono state cedute al consorzio composto dal mobilificio Fantoni di Osoppo, da Acciaieria Valbruna e Acciaieria Rubiera.

Ma i nodi da sciogliere restano ancora molti. Innanzi tutto quello del bando per l’impianto di via Bologna a Nave, che ancora non è stato aperto. Cosa che preoccupa dal momento che all’interno lavorano 195 persone. Addetti che potrebbero essere però spalmati tra gli altri tre siti produttivi che rientrano nel bando Gip Esselunga, come suggerisce la Fiom.

 

Fiom che sottolinea anche un altro aspetto. Il prossimo 2 giugno scadrà per tutti la cassa integrazione straordinaria e non sarà più possibile utilizzare ammortizzatori sociali. Da qui l’idea di promuovere iniziative pubbliche per porre l’attenzione sul problema. 

 

 

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