Stefana: sì del Tribunale al piano dei Ghidini

«Sì» del Tribunale al piano di riequilibrio finanziario presentato dalla Stefana nell’ambito del concordato preventivo in continuità. Per sapere cosa decideranno i creditori si dovrà invece attendere il 22 settembre. La corposa documentazione è stata valutata dal giudice Gianluigi Canali, che ha poi confermato Valerio Galeri come commissario giudiziale.
Arriva quindi il primo «via libera» a quel progetto e a quell’offerta che i Ghidini hanno presentato, con la Gip, finanziaria di famiglia, che verserà 33 milioni per rilevare solo due dei quattro stabilimenti: acciaieria e laminatoio di Ospitaletto e laminatoio di via Brescia a Nave, che al momento occupano 339 addetti (su 600 circa). Restano fuori dall’offerta via Bologna, sempre a Nave, e Montirone. Impianti per i quali ci sarebbero interessi di altre acciaierie bresciane.
Da quanto ottenuto grazie al piano (curato dai professionisti Broli, Arato e Cossu) i lavoratori, creditori privilegiati, riceveranno il 100% di quanto loro dovuto, mentre gli altri creditori (la Stefana aveva maturato debiti per 350 milioni, 125 verso banche) potrebbero ricevere invece in media il 16%. E saranno proprio i creditori a valutare se accettare o meno, il prossimo 22 settembre.
Da oggi Stefana (per la precisione il commissario Galeri tramite il suo consulente) potrà richiedere la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi e per tutti i dipendenti. E i sindacati si augurano che il meccanismo sia attivato al più presto.
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