Economia

Spesometro: va in tilt il sito web dell’Agenzia Entrate

La protesta di associazioni e commercialisti: concesso lo slittamento fino al 5 ottobre
Rinvio. Slitta al 5 ottobre l’invio delle fatture dello Spesometro
Rinvio. Slitta al 5 ottobre l’invio delle fatture dello Spesometro
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Proroga fino al 5 ottobre per lo «Spesometro». Lo ha comunicato l’Agenzia delle Entrate che ha altresì precisato che il servizio web «fatture e corrispettivi», temporaneamente sospeso dalla serata del 22 settembre scorso, sarà nuovamente disponibile in queste ore, con l'eccezione di alcune funzionalità su cui si sta intervenendo.

Gli uffici dell’agenzia, ove si riscontrino obiettive difficoltà per i contribuenti, valuteranno la possibilità di non applicare le sanzioni per errori materiali e/o nel caso in cui l'adempimento sia stato effettuato dopo il 5 ottobre, ma entro i 15 giorni dall'originaria scadenza.

Il servizio web per l'invio dei dati delle fatture, precisa la nota dell'Agenzia delle Entrate, sarà quindi ripristinato, con l'eccezione di alcune funzionalità. In particolare non sono ancora attive le seguenti funzionalità: modifica dei dati fattura attraverso interfaccia web; la visualizzazione delle notifiche di esito delle sole fatture elettroniche, delle comunicazioni trimestrali Iva e quelle relative ai corrispettivi; la precompilazione dei dati all'interno della funzionalità di generazione dati fattura. Ieri la vibrante e preoccupata protesta dei rappresentnanti del commercio e dell’artigianato riuniti sotto Rete Imprese Italia, ma anche i commercialisti italiani.

Secondo Rete Imprese Italia, «considerata la sperimentalità del nuovo adempimento, aveva chiesto la non punibilità per errori o omissioni riguardanti i dati sia delle fatture che delle liquidazioni Iva. Anche le associazioni nazionali dei commercialisti hanno inviato ieri una lettera al Viceministro Casero e al Direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini per denunciare la situazione di grave difficoltà che persiste a pochi giorni dalla scadenza del 28 settembre che segna il debutto del nuovo speso metro. Per il Consiglio nazionale dei commercialisti è «inaccettabile» e «non degna di un Paese civile» l'interruzione del sistema telematico di trasmissione del cosiddetto Spesometro a ridosso della scadenza dei termini del 28 settembre. E, puntualizza il presidente Massimo Miani, poiché «non possiamo essere noi a rispondere dell'inadeguatezza» delle procedure di invio di dati e fatture. Giusto quindi non rispondere, come professionisti,delle sanzioni eventualmente irrogate».

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