Economia

Sabaf e Gefran, il 2025 inizia bene per le due quotate bresciane

Angela Dessì
Nel primo trimestre dell’anno il gruppo di Ospitaletto ha registrato un utile netto di 3,5 milioni. Supera i 4 milioni invece la multinazionale della famiglia Franceschetti
Il quartier generale della Sabaf a Ospitaletto - © www.giornaledibrescia.it
Il quartier generale della Sabaf a Ospitaletto - © www.giornaledibrescia.it
AA

Volano le trimestrali delle bresciane Gefran e Sabaf, che guardano con fiducia alla seconda metà dell’anno grazie alla diversificazione di mercato e di prodotto.

Sabaf

Il gruppo di Ospitaletto attivo nella progettazione e produzione di componenti per la cottura a gas e a induzione ha registrato vendite in forte crescita, sostenute dall’intensificarsi dell’internazionalizzazione e dal miglioramento della domanda nei mercati maturi. I ricavi di Sabaf sono stati pari a 74,6 milioni di euro, in aumento del 15,4% rispetto ai 64,7 milioni registrati nel quarto trimestre 2024 e del +8,1% sui 69 milioni del primo trimestre dello scorso anno. L’Ebitda normalizzato del primo trimestre 2025 è stato pari a 10,4 milioni, pari al 14% delle vendite, in crescita del 26,3% rispetto agli 8,3 milioni (12,8%) del quarto trimestre 2024.

«I risultati conseguiti nel primo trimestre, uniti alla visibilità sugli ordini del secondo, rafforzano le nostre previsioni di crescita per il 2025 – ha commentato l’amministratore delegato di Sabaf, Pietro Iotti –. I nuovi prodotti strategici, la cui entrata in produzione è prevista nei prossimi mesi, rappresentano un ulteriore elemento di fiducia nella solidità e sostenibilità del nostro piano industriale. In un contesto di persistente incertezza geopolitica la nostra diversificazione, sia geografica che di portafoglio prodotti – continua il manager – ci consente di mitigare i rischi dovuti alle dinamiche di volatilità. Inoltre, gli indicatori macro-economici del settore restano positivi».

Investimenti

Al termine del primo trimestre dell’anno, l’utile netto normalizzato di Sabaf è stato di 3,5 milioni. Il portafoglio ordini per i prossimi mesi per di più lascia prevedere un andamento positivo, con vendite in linea con il primo trimestre, mentre nel corso dell’anno è atteso un contributo crescente dallo stabilimento produttivo in Messico e dalle vendite di nuovi prodotti.

Da gennaio a marzo, inoltre, sono stati investiti dal gruppo di Ospitaletto 6,9 milioni, di cui 2,1 milioni per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 2,5 MW di potenza a Ospitaletto (2,7 milioni di euro nel primo trimestre 2024 e 14,7 milioni nell’intero esercizio 2024; il budget 2025 è di circa 17 milioni di euro). Al 31 marzo 2025 l’indebitamento finanziario netto di Sabaf è di 70,6 milioni (73,9 milioni al 31 dicembre 2024 e 77,1 milioni al 31 marzo 2024), a fronte di un patrimonio netto consolidato di 171,2 milioni.

Gefran

Bene ha fatto nel primo trimestre dell’anno anche il gruppo Gefran, che da gennaio a marzo ha realizzato ricavi per 36,4 milioni di euro, mostrando una crescita del 6,7% rispetto al pari trimestre 2024: l’utile netto ha superato i 4 milioni di euro (4,085), in crescita dell’11,2% sullo stesso trimestre dell’anno prima. Il gruppo di Provaglio riconducibile alla famiglia Franceschetti, che oggi conta circa 700 dipendenti, nel primo trimestre 2025 ha messo sul piatto investimenti per 1,2 milioni (1,4 milioni nel primo 2024) e riguardano principalmente i reparti produttivi, nonché le attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti.

La sede di Gefran a Provaglio d’Iseo - © www.giornaledibrescia.it
La sede di Gefran a Provaglio d’Iseo - © www.giornaledibrescia.it

«Siamo molto soddisfatti dei risultati – ha ammesso l’amministratore delegato Marcello Perini – i ricavi sono in crescita in tutte le aree geografiche, con l’Europa in aumento in doppia cifra percentuale sul primo trimestre 2024 e il business dei sensori in crescita dopo un 2024 in contrazione». Inoltre, evidenzia: «In questi mesi il gruppo ha ampliato il proprio perimetro con la partecipazione al capitale sociale di 40Factory e l’acquisizione della maggioranza di Cz Elettronica, operazioni che insieme agli investimenti in innovazione di prodotto e processo rafforzano il nostro posizionamento nel panorama dell'automazione industriale. Le previsioni per il secondo trimestre restano favorevoli, con ricavi in moderata crescita e marginalità ampiamente positiva».

Esborsi

La posizione finanziaria netta al 31 marzo di Gefran risulta positiva per 29,5 milioni, mentre il dato di fine 2024 lo era per 34,2 milioni. La variazione della posizione finanziaria netta, chiarisce una nota della società bresciana quotata in Borsa, è in diminuzione di 4,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2024: un trend essenzialmente legato agli esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso dei primi tre mesi dell’esercizio (1,2 milioni) e per l’acquisizione della partecipazione nella scale-up tech 40Factory (4 milioni), nonché dal pagamento di imposte e canoni di noleggio (complessivi 1,2 milioni di Euro).

I flussi di cassa generati dalla gestione caratteristica nel trimestre sono positivi e compensano parzialmente gli esborsi (1,5 milioni).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Economia & Lavoro

Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.