RoyalTrunk trasforma i bauli in mobili-bar

Visto il baule che si portano appresso, potrebbe sembrare che Mattia Scattarelli e Guido Boem siano appena tornati da un lungo viaggio. Al contrario, sono reduci dal loro primo confronto con il pubblico, nel contesto del Fuori Salone del mobile di Milano, dove hanno presentato la loro azienda, la RoyalTrunk & Co..
Mattia e Guido, entrambi venticinquenni bresciani con maturata esperienza nel settore dell'arredamento, anche se in ambiti diversi, hanno deciso di costruire il loro primo progetto imprenditoriale attorno al design, andando a coprire un settore che sostanzialmente non esiste. La RoyalTrunk crea mobili-bar partendo da zero oppure mantenendo la struttura esterna di bauli da viaggio della prima parte del Novecento - pezzi unici e ricchi di fascino, ormai inutilizzati per via delle ingombranti dimensioni - restaurandoli e trasformandoli in un complemento d'arredo stabile. Quella di Mattia e Guido è una start up ambiziosa, che nonostante la recente costituzione e la giovane età dei suoi fondatori, ha già ricevuto ottimi consensi da parte dei buyer provenienti dai nuovi mercati esteri, in particolare Thailandia, Cina, Russia e Corea del Nord.
I punti di forza di RoyalTrunk sono presto detti: una materia prima di pregio, l'artigianalità italiana e il lusso di una completa personalizzazione. Si parte infatti dalla scelta del baule - ne esistono di varie tipologie e dimensioni, da quella a comodino a quella a cassapanca fino ad arrivare ai porta abiti - per poi lavorare sulle finiture e sull'interno. La scelta è sostanzialmente infinita e rimessa alla creatività del cliente: si possono selezionare legnami, vernici, tessuti e pelli per i rivestimenti e inserire, secondo l'esigenza, piani d'appoggio, tavolini reclinabili e dispense per le bottiglie con possibilità di refrigerazione, con un'occhio di riguardo anche per la tecnologia, per la quale sono previsti supporti per diffusori audio, tablet e smartphone.
I due giovani non curano solo la parte commerciale, ma si occupano anche del processo di design del prodotto, mentre la realizzazione vera e propria, sebbene sia sempre direttamente seguita in ogni fase, è demandata ad alcuni piccoli artigiani del nostro territorio.
Laura Coccoli
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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