Robot didattici: a Pisogne nasce la Comau Academy, progetto da 7 milioni

Fare formazione, accrescere le cosiddette competenze «Stem», che altro non sono che le materie tecnico-scientifiche, dove l’Italia a dir poco arranca, per far sì che i ragazzi (ma, va detto, soprattutto le ragazze) sentano, per così dire, meno ostile la matematica e la fisica e quindi non tremino all’idea di diplomarsi o laurearsi in Ingegneria piuttosto che in Chimica o Fisica o Informatica.

Perché fra i molti problemi che le aziende si trovano oggi è, per l’appunto, l’enorme carenza di giovani qualificati in quelle materie. Come fare, dunque, per far piacere ai ragazzi la matematica?

 Ieri, in Aqm a Provaglio d’Iseo, hanno tolto il velo ad un progetto che stava sottotraccia da qualche mese promosso da Aqm-Csmt e dal Comune di Pisogne. E il progetto è questo: la Comau Academy si è detta interessata ad aprire sul lago quella che loro chiamano 4.0 Human & Technology Hub, ovvero un posto dove, grazie all’uso di un robot didattico (si chiama e.DO e costa fra gli 8 e i 10mila euro) si possono attivare interessi fra i ragazzi incanalati poi verso l’apprendimento delle materie scientifiche.

Diciamo pure una scuola (totalmente gratuita) dove i ragazzi possono passare qualche ora divertendosi ma applicandosi su progetti aiutati dal robot educativo e.DO.

La «gara»

L’iniziativa è stata presentata ad un gruppo di aziende, società di formazione e scuole nel corso di un pomeriggio dove anche gli adulti (a digiuno di programmazione di un robot) si sono «sfidati» in una gara. L’efficacia, detto da un profano di matematica & co, è stata notevole. E quindi, a presentare la nuova iniziativa, accanto a Riccardo Trichilo, presidente di Aqm, c’era il sindaco di Pisogne, Federico Laini, e il direttore di Comau Academy, Ezio Fregnan.

Il progetto di Pisogne, che pur ha necessità di più d’un passaggio amministrativo, è di quelli importanti e vorrebbe restaurate le vecchie e dismesse scuole elementari per trasformarle, per l’appunto, in un Hub che faccia quella formazione in età scolastica, ma anche altro, molto altro: un Professional Training Center (per studenti di scuole tecniche, Its, per inoccupati o disoccupati); corsi di formazione per lavoratori e aziende; corsi di formazione complementare per universitari. Insomma: una sorta di polo per la formazione, dai più piccoli ai grandi. L’investimento ipotizzato è di 6-7 milioni, partenza stimata tra due anni.