Economia

Rivoluzione aste: da gennaio a Brescia saranno «stile eBay»

Il decreto del presidente del Tribunale dispone solo la vendita online per gli immobili pignorati
Il Palazzo di giustizia, in via Lattanzio Gambara - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il Palazzo di giustizia, in via Lattanzio Gambara - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dal prossimo anno a Brescia le aste riguardanti gli immobili pignorati avverranno con modalità asincrona telematica pura. Una rivoluzione non da poco, voluta dal presidente del Tribunale Vittorio Masia che, con il decreto 36 del 2019 dello scroso 28 ottobre (anche detto «decreto di implementazione delle aste telematiche immobiliari») dispone appunto che a partire dall’8 gennaio 2020 venga adottata questa specifica modalità di vendita all’asta, mai sperimentata prima nella nostra provincia e caso praticamente unico nei tribunali italiani, che hanno privilegiato le vendite sincrone miste.

La tipologia di asta telematica immobiliare, infatti, prevede sostanzialmente di effettuare una gara in stile eBay. Vale a dire, un’asta con rilanci successivi, da svolgersi in un determinato lasso temporale, formulati esclusivamente in via telematica. Vale a dire, senza più alcuna consegna di «carta» in busta chiusa.

Gli attori della gestione dell’asta telematica con modalità asincrona pura saranno tre: il gestore, cioè la società scelta dal giudice (accreditata al Ministero) che fornisce la piattaforma telematica per le aste; il delegato, cioè il professionista (notaio, avvocato o commercialista che sia) che procede alle operazioni di vendita utilizzando il sistema del gestore e, dulcis in fundo, l’offerente.

Per il deposito dell’offerta il soggetto interessato deve munirsi di Pec e firma digitale, l’offerta viene presentata attraverso il Portale ministeriale delle Vendite Pubbliche (Pvp), collegato con la piattaforma del gestore. Anche la cauzione viene versata in via telematica. La gara può durare anche più giorni: scaduto il termine previsto nel bando, come da copione, il sistema aggiudica all’ultimo miglior offerente.

Il decreto del presidente Masia mette nero su bianco anche dove le sincrone pure dovranno svolgersi: negli studi dei professionisti o in «apposite sale attrezzate», in grado di garantire connessioni efficaci e costantemente monitorate: tra queste c’è anche la Sala Libretti del nostro quotidiano (dove, peraltro, lunedì si è svolto un corso proprio sull’asta sincrona pura organizzato dalla S-Mart). Il Tribunale, recita il dispositivo, garantirà una stanza per le «situazioni di emergenza». 

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