Economia

Rinnovabili: Bagnolo energia agricola passa a Belagreen

L’impianto bresciano produce calore da biogas ricavato da polline e liquame
Un impianto di biometano
Un impianto di biometano
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Un’importante operazione è stata portata a conclusione nel mondo della produzione di energia rinnovabile sul quale si affacciano importanti operatori e gruppi non solo nazionali e che vede sempre più anche imprenditori bresciani tra i promotori di iniziative nuove e di successo.

Bagnolo energia agricola rinnovabile (Bera) - nata esattamente dieci anni fa sulla base di un progetto fortemente innovativo che da subito ha presentato presupposti per risultati positivi, società presieduta da Germano Ladriscina (1,9 milioni di euro di fatturato nel 2020 e conto economico chiuso in utile con un ebitda di 603mila euro) - ha ceduto il 100% del proprio capitale a Belagreen Nord di Bolzano, soggetta a direzione e coordinamento di Belenergia di cui è ceo Jaques Edouard Levy, 50 anni, che ne è stato co-fondatore dopo esser stato in precedenza manager in varie istituzioni di credito.

Lo studio Watson Farley & Williams ha assistito Belagreen Nord nell’acquisizione - annunciata ieri - dell’intero capitale sociale della società bresciana che è titolare di un impianto per la produzione elettrica e calore da biogas ricavato attraverso un processo di fermentazione di polline avicole, liquame bovino e altre matrici, della potenza di circa 1MW.

La struttura di Bagnolo, attivo dal 2012 in zona Colombaie, è dotato di quattro vasche di miscelatura con due fermentatori primari alimentati in parallelo, un post-fermentatore ed una vasca di stoccaggio coperta con recupero biogas, per un volume totale utile di circa 11 mila metri cubi. La potenza elettrica installata è di 999 kWp. Il regime biologico di funzionamento è di tipo mesofilo (ovvero grazie all’utilizzo di micro organismi la cui temperatura oscilla tra 24 e 25 gradi). L’alimentazione dell’impianto avviene sia per mezzo di un caricatore per la biomassa solida, sia attraverso una pre-vasca di miscelatura in cemento per il caricamento della biomassa liquida.

L’impianto a biogas lavora con due sistemi di desolforazione: uno biologico interno, tramite dosaggio controllato di aria all'interno dei digestori, e uno esterno con torre di desolforazione dedicata. Belenergia e Belagreen Nord stanno portando anche a termine ulteriori impianti di biogas e biometano che verranno inseriti nella joint venture con il gruppo Belenergia. Il team legale di Wfw è stato guidato dai partner Eugenio Tranchino e Tiziana Manenti e dal counsel Luca Sfrecola con il supporto degli associate Francesco Vanzaghi, Giovanni Benedetto e Antimo Rocco Nersita.

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