Economia

Record di olive, ottenuta la deroga al disciplinare Doc

Sul Garda si possono raccogliere 7.500 kg per ettaro
Annata memorabile. La raccolta delle olive sul Garda
Annata memorabile. La raccolta delle olive sul Garda
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Una stagione memorabile. Erano forse decenni che sui rami degli olivi del Garda (ma anche su quelli del Sebino) non si vedevano frutti così sani, gonfi e abbondanti.

Un’annata olivicola per certi versi anomala, tanto da spingere il Consorzio Olio Garda Dop - che riunisce produttori e operatori della filiera dell’area gardesana compresa tra Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto e quattro province Brescia, Mantova, Trento e Verona - a chiedere al Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo una deroga all’osservanza dello strettissimo disciplinare che regolamenta la produzione di olio.

La deroga in questione riguarda l’articolo 5 del disciplinare Garda Dop relativo alla produzione per ettaro. Il Consorzio, in collaborazione con Aipo e Aipol, ha infatti ottenuto per l’annata 2018 il permesso per una produzione temporanea di 7.500 chilogrammi di olive raccolte per ettaro, superiore di 1.500 chilogrammi rispetto alla regola dei 6.000 chili per ettaro stabilito dal disciplinare.

«Un obiettivo raggiunto grazie all’immediata disponibilità dei dirigenti e funzionari del Mipaaft delle Regioni Veneto, Lombardia e della Provincia di Trento - spiega il presidente del consorzio Laura Turri -. Quest’anno la produzione 2018 è eccezionale grazie a favorevoli condizioni climatiche. La grande quantità di olive non va a discapito della qualità. Il clima caldo e soleggiato ci ha permesso infatti di raccogliere frutti al giusto punto di maturazione e in perfetta salute che daranno olio Garda Dop di ottima qualità».

Gli olivicoltori ed i consumatori sono entrambi soddisfatti: la produzione di olio sarà eccezionale; l’elevata qualità preservata.

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