Economia

Quel progetto di esportare la piadina romagnola

L'azienda col più grande impianto per la produzione di piadine in Italia è stata acquisita da un fondo di investimento. L'obiettivo? Esportarle
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La società di private equity indipendente Aksia Group Sgr ha annunciato l'acquisizione del 100% dell'azienda modenese Crm, fondata nel 1974 da Renzo Montagnani e Carla Rebecchi, leader nella produzione di piadine, tigelle, sfogliate, focaccine e basi per pizza. 

Aksia - che nel Modenese aveva già acquisito l'impresa biomedicale Lameplast Coc, di Rovereto di Novi - inserirà nuove figure manageriali con l'obiettivo di permettere al gruppo una forte crescita. Lo riferiscono Gazzetta di Modena e Resto del Carlino.

Non sono state fornite indicazioni sul valore complessivo dell'operazione, ma - riporta la Gazzetta - gli osservatori specializzati hanno individuato in circa 11 milioni di euro l'investimento per l'acquisizione. 

L'azienda, che ha un fatturato annuo di 20 milioni, punta sull'innovazione e sulla qualità del prodotto e delle materie prime nel rispetto dei sapori della tradizione. Crm vanta un sito produttivo all'avanguardia di circa 16mila mq, cui si aggiunge un nuovo impianto automatizzato per la produzione di piadine, il più grande in Italia, che raddoppierà la capacità produttiva e doterà la società degli strumenti necessari per affrontare i mercati internazionali. 

Negli ultimi anni Crm ha visto salire sensibilmente l'attenzione dei consumatori grazie anche al lancio di una nuova linea di prodotti a farina biologica, farro, kamut e integrale. Obiettivo dichiarato di Aksia è l'inversione decisa dei mercati di riferimento: ora prevale quello nazionale, ma il Fondo punterà con determinazione sull'estero, investendo anche in nuovi stabilimenti.  

 

 

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