Economia

Ortomercato: niente frutta e verdura per protesta

Il Comune non rilascia il benestare alla circolazione dei carrelli elevatori: domani protesta al mercato ortofrutticolo fino alle 11
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L’Associazione Fedagro Brescia comunica che domani sabato 6 i propri associati, titolari di concessioni di posteggio all’interno del mercato ortofrutticolo di Brescia, chiuderanno i propri punti vendita, sospendendo il servizio al pubblico consumatore, dalle 8 alle 11 in segno di protesta per il mancato e ingiustificato rilascio da parte del Comune di Brescia, proprietario dell’area,  del benestare alla circolazione dei carrelli elevatori dei concessionari, all’interno dell’area compresa nella recinzione perimetrale del civico 82,84,86 di proprietà del Comune di Brescia.

Tale autorizzazione, in linea con  le richieste argomentabili dall’ultima delibera del Consiglio d’amministrazione di Brescia Mercati è finalizzata all’espletamento della domanda per il rilascio/rinnovo dell’autorizzazione annuale da parte del competente ufficio della Motorizzazione Civile di Brescia, necessaria per la circolazione saltuaria nei mercati dei carrelli elevatori, prevista dall’art. 114 del Codice della Strada.

La mancanza della suddetta autorizzazione comporta un aggravio di rischi ingiustificato sia per i titolari delle aziende sia per i fruitori del mercato ortofrutticolo, in quanto i carrelli elevatori, non dotati di regolare autorizzazione, non possono essere provvisti di copertura assicurativa già prevista da numerose compagnie assicurative e che normalmente verrebbe garantita in strutture simili dove il benestare alla circolazione è concessa dal Comune, pertanto in caso di sinistro l’assicurazione non risponde del danno causato.

Ad oggi è inspiegabile il fatto che la legge regionale Lombardia n. 6/2010 che regolamenta i mercati ortofrutticoli lombardi venga recepita in modo totalmente diverso dai tre enti gestori dei mercati di Milano, Bergamo e Brescia e dai rispettivi Comuni e come all’interno del mercato di Brescia l’autorizzazione alla circolazione sia stata rilasciata ad una sola categoria, discriminando di fatto gli operatori per quanto concerne la mera attività di circolazione, differente dall’attività di movimentazione della merce regolamentata dagli art. 49 della L.R. Lombardia n. 6/2010 art. 34 del Regolamento dell’Ortomercato.

La chiusura delle attività, sebbene forma di protesta presa a malincuore e comportante un danno economico immediato agli associati è ritenuta unanimemente fondamentale per manifestare alle pubbliche autorità e alla popolazione la necessità di provvedimenti che, senza alcun costo per la collettività e per il Comune, consentano alle Aziende e agli Imprenditori di poter svolgere il proprio lavoro e la propria attività, tra le già numerose difficoltà dovute alla crisi del comparto, con un minimo di serenità e tranquillità e  garantire la dovuta sicurezza ai fruitori della struttura.

 

 

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