Economia

Ori Martin e Ferrosider piangono Annamaria Magri

Ex docente dell’Arnaldo era al vertice delle due imprese bresciane e tra le anime del Musil
Annamaria Magri, vicepresidente di Ori Martin - © www.giornaledibrescia.it
Annamaria Magri, vicepresidente di Ori Martin - © www.giornaledibrescia.it
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Annamaria Magri, vice presidente di Ori Martin di Brescia e presidente di Ferrosider di Ospitaletto è mancata ieri. Ex docente al liceo Arnaldo, si era laureata in filosofia a Padova alla cattedra di estetica con il professor Dino Formaggio, filosofo e critico d’arte, che nell’ateneo al palazzo del Bo assumerà poi l’incarico di preside della Facoltà di Magistero e di pro-rettore.

Annamaria Magri aveva due grandi interessi: quello professionale, legato al gruppo Ori Martin, aziende siderurgiche che hanno la loro storia radicata in quella della metallurgia italiana (nel gruppo aveva anche la delega alla charity sul territorio, ruolo che l’aveva portata a coordinare la sponsorizzazione per gli interventi a favore del restauro della Vittoria Alata) e l’arte contemporanea, di cui era collezionista competente e riconosciuta. Una competenza che l’aveva portata ad esser molto presente nella vita culturale cittadina e che le era stata riconosciuta chiamandola nel consiglio di amministrazione della Fondazione Musil, il nascente museo dell’industria, progetto in cui aveva portato entusiasmo ed idee.

La sua personalità vulcanica raramente riusciva a passare inosservata, la sua «esuberante simpatia», come la ricordano alcuni amici, la portava a sapersi relazionare con tante persone mantenendo la propria indipendenza e riuscendo spesso ad imporre l’originalità della sua proposta. I nipoti ne ricordano la grande generosità d’animo, ed una dedizione alla famiglia, che ha voluto e saputo esprimere nella cura avuta per il padre Walter prima e per la madre Leontine, mancata lo scorso novembre all’età di 95 anni, ultima discendente della storica famiglia di imprenditori siderurgici italo belgi (era la figlia di Oger Martin, ingegnere che nel 1911 giunse a Brescia appena ventunenne per esplorare nuovi mercati e dove si fermerà diventando nel 1940 fondatore dell’attuale Ori Martin). Annamaria Magri aveva una particolare passione: muoversi in città con la sua Vespa 50, arancione («originale degli anni Settanta» ci teneva a ricordare) che era una delle garbate maniere «di esprimere – ricordano i nipoti - la sua gioia di vivere».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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