Economia

Oms Saleri, dopo un 2018 faticoso gli ordini fanno ben sperare

La società valsabbina stima di chiudere l’anno con margini addirittura migliori rispetto al passato
Alcuni «pezzi» realizzati negli stabilimenti dell’Oms Saleri - © www.giornaledibrescia.it
Alcuni «pezzi» realizzati negli stabilimenti dell’Oms Saleri - © www.giornaledibrescia.it
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Scorrere la relazione sulla gestione al bilancio 2018 di Oms Saleri aiuta a comprendere come sia difficile lavorare in comparti in cui, sempre più spesso, la politica internazionale condiziona la consegna di commesse, rallentando talvolta la marginalità anche di quelle evase.

Così almeno nel faticoso 2018, perché nel 2019 gli ordini già acquisiti e le trattative in corso per la società della Valle Sabbia fondata da Bortolo Saleri, che lavora con fonderia propria nei due stabilimenti di Bione e Odolo, fanno prevedere che «il fatturato di fine esercizio possa essere in linea con quello del biennio precedente, ma con margini in miglioramento» pur permanendo «ancora deboli segnali di crescita dell’economia in tutta l’area euro, per cui è imperativo operare con la massima prudenza anche nella seconda metà dell’esercizio».

Quanto sopra, per Oms (attiva dal 1896 - che con 251 dipendenti di cui 168 operai produce componenti per raffinerie, piattaforme off shore, impianti chimici e petrolchimici, centrali termoelettriche e nucleari, oleo gasdotti e cantieri navali) si è fatto sentire sui conti dell’esercizio 2018: vendite da 100 milioni a 95,9 (16,5 in Italia, 2,9 nell’Ue e 76,5 fuori dall’Ue) cui vanno aggiunti 10,7 milioni di variazioni dei lavori in corso su ordinazioni e il conto economico chiuso con un utile di 8 milioni. L’ammontare delle vendite conferma la forte propensione all’export della società odolese.

I principali componenti di conto economico registrano un costo del lavoro pari a 15,1 milioni, materie prime per 58,5 milioni (erano 33,5 nel 2017), 2,57 milioni di ammortamenti, oneri finanziari positivi e 2,3 milioni di imposte. 25,9 milioni i costi per i servizi, di cui 16,9 quelli industriali connessi a lavorazioni meccaniche. Il patrimonio al 31 dicembre era di 58 milioni. Oltre tre milioni di euro gli investimenti effettuati in ricerca e sviluppo e nella formazione del personale, investimenti che sono stati possibili senza ricorso a finanziamenti esterni in forza di una solidissima posizione patrimoniale, finanziaria e di liquidità.

Gli indicatori presentano un roe (redditività complessiva dell'impresa) del 3,81% nel 2018 e del 70,5% nel 2017; il roi (che rappresenta la redditività della gestione operativa) è stato del 9,12% contro il 112% del 2017, il ros (l’incidenza percentuale del risultato operativo sul fatturato) del 3,55% contro il 30% del 2017; indicatori che sottolineano i condizionamenti che la situazione internazionale può provocare nel lavoro delle imprese come Oms che si confrontano con mercati difficili. Il bilancio della società è firmato da Pietro Saleri.

 

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