Economia

Nuovo Eurocargo: «Brescia punto fermo per Iveco»

A Torino la presentazione del veicolo che sarà prodotto in via Volturno. Il presidente Sistino: un esempio di eccellenza e flessibilità
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Per la sera del debutto hanno scelto la versione «rosso Maranello». E se all’apparenza non mostra grandi differenze rispetto al modello precedente, grazie all’eslusivo brevetto HI-eSCR il nuovo Eurocargo Euro6 di Iveco ha in dotazione due nuove motorizzazioni che rappresentano una vera rivoluzione in termini di consumi (-4%) e scarico (emissioni di ossidi di azoto ridotte del 95%).

In casa Fiat è considerato uno dei punti di forza nell’ambito dei veicoli commerciali. Lo ha ammesso anche martedì sera il presidente del marchio Iveco, Lorenzo Sistino, annunciando che la culla del nuovo Eurocargo resterà lo stabilimento Iveco di Brescia: «Un punto fermo della nostra strategia industriale» ha aggiunto il manager di origini piemontesi.

«A partire dal 2007 - ha spiegato Sistino ai numerosi ospiti raccolti all’interno del museo nazionale del cinema - a Brescia abbiamo introdotto il World class manufacturing, basato su una metodologia di innovazione adottata da tutte le fabbriche del nostro gruppo per ottimizzare qualità ed efficienza. Parallelamente abbiamo rinnovato gli impianti, il layout, la logistica e le attrezzature per un investimento complessivo di venti milioni di euro.

Brescia - ha chiuso Sistino - è oggi un esempio di eccellenza e flessibilità produttiva unico in Europa». E non potrebbe essere diversamente visto che Iveco ha messo a catalogo 11 mila di versioni del suo nuovo veicolo. «L’Eurocargo Euro6 - ha evidenziato il presidente - sarà capace di fare tutto e di farlo bene; porterà innovazioni nei motori, nei cambi e nella sicurezza senza mai rinunciare alla sua affidabilità e al suo spirito pratico. Un prodotto pensato, sviluppato e fabbricato in Italia, e che ha successo in Italia e nel mondo».

 

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