Economia

Nasce l’Innovation Center di Antares Vision

Il gruppo di Travagliato crea al Csmt un incubatore per rafforzare il suo piano di crescita nel mondo
ANTARES FA INNOVAZIONE AL CSMT
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Quando si è «condannati a vincere», come dice il coordinatore del progetto Alberto Albertini, innovare diventa una condizione sine qua non. Ed è proprio con questo presupposto che Antares Vision, multinazionale bresciana leader nei sistemi d’ispezione visiva, nelle soluzioni di tracciatura e nella gestione intelligente dei dati, decide di «tornare alle origini» e dar vita ad un «Innovation Center» all’interno del polo tecnologico Csmt di via Branze.

Lo stesso da cui, ormai quasi un quarto di secolo fa, era partita come spin off. «Oggi l’innovazione è obbligatoria per tutti ma per noi lo è in modo particolare, perché sono i nostri clienti ed i nostri stessi competitors a chiederci di essere sempre al passo con i tempi», esordisce un emozionato Massimo Bonardi, ceo e technical director di Antares Vision, che senza esitazione snocciola la strategia che animerà la multinazionale negli anni a venire. Vale a dire, quella di creare una rete di analoghi incubatori di innovazione in giro per il Paese. E non solo.

«Questo è il primo tassello di un grande puzzle» prosegue rammentando che, non essendo possibile convogliare in un unico luogo tutti i talenti delle molteplici discipline di cui l’innovazione si nutre, quella stessa innovazione dovrà essere fatta di «tanti pezzi di un medesimo puzzle diffusi in tanti luoghi del mondo».

«Per noi è un orgoglio essere esportatori di tecnologia bresciana nel mondo», gli fa eco Emidio Zorzella, presidente e ceo della multinazionale di Travagliato, che sottolinea come l’ambizione sia quella di mettere a disposizione di tutti «la tecnologia per proteggere le persone e garantire la qualità dei prodotti». A maggior ragione in un momento in cui tutti ci siamo riscoperti più fragili.

All’interno dell’Innovation Center di Antares Vision, 75 mq di uffici superaccessoriati in stile Google, sono già operativi 4 giovani ricercatori più il responsabile Alberto Albertini ed il direttore tecnico Francesco Bazzarola, mentre si sta lavorando ad altre new entry in collaborazione con il Cnr.

Le aree principali di ricerca della nuova struttura sono nel campo della tecnologia dell’informazione, della sensoristica, dell’ingegneria dei materiali e della computer vision, intersecando competenze di meccanica, elettronica, medicina, pharma e biotecnologie. Da segnalare che in campo alimentare è già attiva una collaborazione con due dipartimenti dell’Università di Brescia, quelli di Tecnologia dell’Informazione e di Medicina Molecolare, per lo sviluppo (grazie anche all’acquisizione di Ft System) di un innovativo sensore dei corpi estranei negli impasti alimentari.

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