Economia

MyReplast porta negli Emirati Arabi il know how bresciano del riciclo

L’azienda è specializzata nel riutilizzo della plastica: nel 2022 ha sviluppato diversi nuovi prodotti
Una centrifuga per la selezione della plastica (Foto archivio) © www.giornaledibrescia.it
Una centrifuga per la selezione della plastica (Foto archivio) © www.giornaledibrescia.it
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Parola d’ordine upcycling, ovvero riutilizzo degli oggetti per creare un prodotto di maggiore qualità, riducendo gli sprechi e aumentando i risparmi.

Nel riciclo della plastica e nel suo conseguente riutilizzo è attivo a Bedizzole l’impianto MyReplast Industries, parte di Maire Technimont (società quotata alla Borsa di Milano e capofila di un gruppo industriale attivo nelle trasformazioni di risorse naturali) che utilizza tecnologia messa a punto da NextChem (sempre gruppo Maire Technimont).

Questo know how ora verrà esportato anche a Kizad, alle porte di Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti. Nel Golfo Persico infatti è attivo il Polymers Park dell’Industrial cities & Free zone cluster, parco tecnologico che ospita 95 aziende del settore delle materie plastiche su un’area complessiva che si estende per quasi 3 milioni e mezzo di metri quadrati.

L’iniziativa emiratina è di Gcb Polymers, joint venture costituita da NextChem, P2 Polimeri e Polyme General Trading e potrà servirsi del vicino porto di Khalifa per le attività di import-export: si è posta l’obiettivo di raggiungere una capacità produttiva pari a 180.000 tonnellate annue nel corso dei prossimi anni, producendo resine utilizzabili in una ampia gamma di prodotti che spaziano dall’impiantistica (tubi), dagli arredi da esterno agli imballaggi, piuttosto che a oggetti per la casa o al packaging.

Il porto di Khalifa - © www.giornaledibrescia.it
Il porto di Khalifa - © www.giornaledibrescia.it

«L’impianto di Kezad è un ottimo esempio del know how italiano, messo a punto nel nostro Paese e ora esportato per aiutare altre nazioni, come in questo caso gli Emirati Arabi Uniti, a sviluppare l’economia circolare su scala industriale - ha commentato Fabrizio Di Amato, presidente di Maire Tecnimont -. Trasformando polimeri di bassa qualità in prodotti di più alto valore e, allo stesso tempo, effettuando l’upcycling degli scarti plastici, stiamo industrializzando un modello innovativo e concreto per dare un forte impulso all’economia circolare negli Emirati Arabi Uni».

E continua Di Amato: «Siamo felici di continuare a supportare il Paese a realizzare la sua visione sulla transizione energetica con più energia prodotta e meno emissioni». MyReplast industries (presieduta da Pierpaolo Cristofori e nel cui consiglio d’amministrazion siede Giuseppe Ambrosi) nel 2021 ha fatto registrare un fatturato di 17,6 milioni di euro (era 11,2 milioni nel 2020) con una produzione (tra granuli e scaglie) di 25mila tonnellate, occupando 34 dipendenti.

Nuovi prodotti

Nel corso dell’anno la società ha inoltre avviato diversi progetti di sviluppo prodotti, tra cui l’utilizzo di polipropilene per la produzione dì granulo a colorazione chiara utilizzato per realizzare tappi e capsule nell’ambito del settore del packaging.

Oltre a ciò dallo stabilimento di Bedizzole arrivano compound (miscela di materie plastiche e additivi) per stampanti 3D al servizio della produzione innovativa, compound rinforzato con fibra dì vetro per la produzione di sedie per un importante marchio internazionale e un specificatamente pensato per la produzione di packaging secondario e per il settore automotive.

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